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Carola Vai

Marilyn Monroe resta una delle attrici più amate del secolo scorso. E i suoi film, secondo me, uno spaccato del ruolo e di tanti modi di essere della donna nella società americana dove la parità con gli uomini è un traguardo lontano ancora oggi. Una fotografia che Marilyn con la sua bellezza, ed anche con la sua bravura sminuita da alcuni critici cinematografici dell’epoca, ma molto apprezzata dal pubblico maschile e femminile di tutte le età, narra una società che non si è mai troppo allontanata da quella descritta nel 1850 nel libro “Lettera Scarlatta”, di Nathaniel Hawwthorne.  Il romanzo con al centro una storia che racconta l’America puritana e retrograda, inizialmente frainteso e ridotto da alcuni critici ad una semplice narrazione scabrosa, ha raggiunto presto un successo mondiale fino diventare un classico della letteratura statunitense come i film con Marilyn Monroe rappresentativi della cinematografia sulla società americana.

Le pellicole con la bionda Marilyn sottolineano in chiave a volte seria, a volte sarcastica, altre tristemente ironica molte usanze di un mondo che a parole difende la parità uomini e donne, ma nei fatti l’ostacola in tutti i modi pure oggi. E non solo. Le varie storie portate in scena dalla svampita eleganza di Marilyn dipingono pure la  competizione esistente tra le donne di tutto il mondo, in tutti i settori esistenziali e professionali.

Manifesto della mostra allestita alla Mole Antonelliana

Film realizzati oltre mezzo secolo fa, dal 1950 al 1961, eppure ancora estremamente attuali che il Museo del cinema – Cinema Massimo di Torino propone in occasione dell’omaggio “Merry Marilyn. Naturale eleganza, magico charme” alla Mole Antonelliana fino al 28 gennaio.

Una carrellata di nove classici che inizia con la proiezione di Eva contro Eva e prosegue con Niagara, Come sposare un milionario, Gli uomini preferiscono le bionde, Quando la moglie è in vacanza, A qualcuno piace caldo, La magnifica preda, le follie dell’anno, Gli spostati.  La narrazione di tante vicende quotidiane apparentemente semplici e leggere, vicende tuttavia in grado di influire pesantemente sulla vita delle protagoniste, descritte in modo attuale pure tanti decenni dopo.

Vedere:

web: www.museocinema.it

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)