Carola Vai
Successo di presenze, visitatori, professionisti del settore, dibattiti e probabilmente di scambi economici, anche se su questo tema non esistono al momento cifre. La Bit (Borsa Internazionale del Turismo) 2019, ha vissuto tre giorni (10-12 febbraio) a FieraMilanoCity soddisfacendo organizzatori e partecipanti. Lo confermano alcune cifre: 1300 espositori, 141 convegni (incluso uno sulle catene alberghiere), oltre 100 destinazioni in Italia e nel mondo, la presenza di ministri, ambasciatori, consoli e rappresentanti delle istituzioni di 35 Paesi, della gran parte delle regioni italiane e di molti tour operator.
Tre giorni frenetici con il primo aperto al pubblico e gli altri due riservati solo al business. Così, mentre l’apertura ha visto un gran numero di persone di tutte le età, formato e sesso desiderosi o anche solo attratti dalla voglia di scoprire alcune delle molte destinazioni proposte, i restanti due giorni sono stati occupati da professionisti impegnati nel business di offerta e domanda sia di mete italiane che dei vari continenti. Un movimento continuo in una mescolanza di svariate lingue, abbigliamento, profumi, sapori. Se l’apertura è stata saluta con soddisfazione dall’amministratore delegato di Fiera Milano, Fabrizio Curci, e pure dal ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali del turismo, Gian Marco Centinaio, la chiusura non ha cancellato l’ottimismo iniziale. La Bit 2019 sembra aver registrato una forte ripresa che per gli addetti del settore significa la conferma del successo del turismo anche per l’Italia. Tanto più che il 2018 ha annoverato una crescita dei turisti stranieri nel nostro Paese superiore al numero degli stessi italiani. Così la Fiera ha visto la presenza di 5 nuovi Paesi: Armenia, Costa Rica, Monaco, Oman e Namibia; il ritorno di Croazia, Francia,
Germania, Portogallo, Slovenia, Svizzera; l’insistenza di mete emergenti: Albania, Moldavia, Polonia, Romania, Slovacchia. Ma tutti i 35 Paesi presenti (Algeria, Argentina, Bahamas, Bangladesh, Benin, Bolivia, Bosnia-Erzegovina, Cile, Colombia, Costa Rica, Croazia, Ecuador, Egitto, Giordania, Grecia, Haiti, Indonesia, Iran, Mauritius, Malesia, Marocco, Moldavia, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Romania, Ruanda, Svizzera, Slovenia, Tunisia, Ucraina, Uruguay e Usa) hanno illustrato la loro offerta utilizzando i vari mezzi disponibili: informatica, opuscoli e brochure, video, fotografia, giovani in costume, cibi, oggettistica varia e tanto altro.
Stesso comportamento è stato esibito dalle regioni italiane che hanno mostrato i propri tesori turistici, enogastronomia compresa con possibilità di degustazioni di vini, formaggi, dolci, gelato compreso, frutta. Quasi una gara a evidenziare il meglio. In prima posizione la Lombardia che con Cortina ha promosso la candidatura per le Olimpiadi invernali 2016 , seguita dalla Sicilia che ha occupato un enorme stand e a visto la presenza del presidente regionale, Nello Musumeci, con una folta delegazione. Poi il Veneto con il suo presidente Luca Zaia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania, Basilicata con Matera al top, Calabria, Sardegna. Molto affollato lo stand della Liguria dove il presidente, Giovanni Toti, affiancato dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e dal presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha brindato alla ripresa convinto che “Il 2019 sarà l’anno record per l’arrivo dei croceristi, che aumentano ogni anno e hanno già superato i due milioni. Le Cinque Terre totalizzano più di quattro milioni di presenze. Dopo il ponte Morandi – ha detto – abbiamo bisogno di far sapere che la Liguria è ancora bella, è ancora raggiungibile, è praticabile come e più di prima. Il golfo del Tigullio sarà di nuovo collegato con Portofino dal prossimo aprile, i lavori vanno avanti giorno e notte. Ci prepariamo ai ponti di primavera con tutta la Liguria in grande spolvero ”. Assenti Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino.
Una Bit suddivisa in 4 aree tematiche: Betech , ossia tutto intorno al digitale; a Bit of taste, in pratica il turismo enogastronomico; I love wedding, i viaggi di nozze; Bit 4 Job, settore dedicato a chi lavora o cerca di lavorare nel turismo. In tutti i comparti vivaci discussioni su come attrarre, soddisfare, far sognare i turisti, nella convinzione che il turismo è un campo importante per l’economia, soprattutto in Italia dove potrebbe avere un ruolo trainante. A non essere in sintonia, ancora una volta, è stata la linea da seguire. Mentre continua l’offerta di mete e territori pur con l’introduzione di tasse varie, sono emerse proposte incentrate da una parte sull’idea di promuovere un patrimonio unico per arte, cultura, enogastronomia, leisure, natura e dall’altro di valorizzare ancora il ruolo centrale di una manifestazione come la Bit dal respiro internazionale con molto spazio dedicato all’incontro tra domanda e offerta e alla promozione dell’Italia. In attesa di una eventuale scelta si pensa già alla Bit 2020.