Simonetta Bosso
In occasione della scorsa Japan Week e del Aichi-Naogya Business Workshop abbiamo avuto il privilegio di poter scambiare qualche opinione con Mr. Hiroyasu NAITO, vice presidente della Camera di Commercio di Nagoya e presidente di Rinnai, azienda, fra le maggiori al mondo, produttrice di sistemi di combustione del gas.Mr Hiroyasu NAITO è un grande estimatore dell’Italia e di Torino in particolare che ama e sa apprezzare da molti punti di vista e nella quale ritrova molti punti in comune con Nagoya.
Anche se non tutti ancora lo sanno, Nagoya e Torino sono gemellate da ben 14 anni e condividono molti interessi sul piano economico-commerciale. Nagoya, è situata sull’isola di Honshu nel cuore del Giappone centrale, è una città d’arte e di storia ospita la sede della Toyota, della Mitsubishi e della Honda. Trenta meravigliosi ciliegi donati da Nagoya a Torino in occasione del 150 anni dell’Unità d’Italia possono essere ammirati in primavera nel pieno della loro fioritura nel Parco del Valentino nei pressi della fontana luminosa.
Nagoya e Torino hanno punti in comune, la stessa cultura industriale. Quale pensa siano i più importanti?
Nagoya e Torino hanno molti punti in comune: sono città industriali, Nagoya ha sviluppato un’importante industria aerospaziale così come Torino. E inoltre hanno un clima favorevole sia alla cultura industriale in senso stretto che a quella enogastronomica e culturale in generale, ciascuna con le sue specificità ma con un fil-rouge che le rende simili.
Quali i sono i rapporti commerciali con la nostra Regione? Prevede sviluppi di partnership in futuro?
Gli scambi commerciali con il Piemonte e con la Città di Torino sono stabili e proficui, ma le opportunità di sviluppo sono ancora in crescita. Le due città, forti del gemellaggio che le unisce, hanno ampie possibilità di rafforzare i rapporti commerciali in vista di un futuro di prosperità.
Che cosa pensa che si possa fare, non solo da un punto di vista industriale, per rafforzare i legami tra i nostri due Paesi?
Anche se siamo in un’era tecnologica, immateriale, e i rapporti spesso sono smaterializzati nel web, un momento importante sono gli incontri fra le persone, perché quando ci si parla di persona è più semplice capirsi. Le fiere e i saloni ad esempio continuano a essere un buon modo anche per rafforzare i
rapporti “dal basso”. La Nagoya Messe, ad esempio è la fiera con più partecipanti del Giappone, attira moltissimi partecipanti anche dall’estero. Molti legami fra inostri due Paesi sono nati qui.
Rinnai Corporation, l’azienda che lei presiede, è fra le più all’avanguardia del settore, sensibile ai cambiamenti e ai bisogni dei clienti. Su cosa punta per il prossimo futuro?
Puntiamo sulla qualità e sul miglioramento costante dei nostri sistemi, che in Giappone sono attualmente al massimo livello disponibile. E inoltre siamo molto attenti all’ambiente. I nuovi prodotti sono sempre più performanti e attenti all’efficienza energetica, un tema cruciale dello sviluppo sostenibile. La nostra azienda esiste dal 1920 e abbiamo sempre anticipato innovazioni e tecnologia per dare il meglio ai consumatori.
L’ambiente è uno dei focus, dei temi portanti, per il nostro futuro e dei nostri figli. Quali sono i punti imprescindibili per uno sviluppo sostenibile secondo lei?
Sicuramente le riduzioni dei consumi e delle emissioni inquinanti. La ricerca tecnologica ci aiuta in questo e negli anni vediamo miglioramenti costanti.
Che cosa apprezza in particolare dell’Italia e di Torino?
Apprezzo tantissimo l’architettura della città, i palazzi barocchi. Torino è una città bellissima che scopro sempre meglio man mano che vengo. Ero stato una prima volta in occasione dell’Ostensione della Sindone nel 2010 e sono rimasto molto colpito da questa città così elegante.