Carola Vai
Torino – Il presidente Giulio Biino, e tre donne: la direttrice, Maurizia Rebola e due assessori alla cultura: per la regione, Vittoria Poggio e per il comune di Torino, Francesca Paola Leon. Sono loro che hanno aperto la conferenza stampa sulla stagione dei 3 Festival della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino compresi nel progetto “Contengo moltitudini” con oltre 200 appuntamenti e 250 ospiti.
La conferenza, tenuta nel salone grande di Palazzo Graneri della Roccia, noto come il Palazzo del Circolo dei Lettori di Torino, in via Bogino, è stata seguita da una affollata partecipazione che ha fatto dire al Presidente 57enne : “se il buon giorno si vede dal mattino, direi che cominciamo bene”. Poi Giulio Biino, eletto un anno fa, notaio di professione, è entrato nel vivo della presentazione. Ma quando ha sfiorato i ringraziamenti ai molti sponsor che hanno agevolato le varie manifestazioni è stato improvvisamente interrotto dalla direttrice Maurizia Rebola perché tale compito avrebbe dovuto svolgerlo lei. La battuta ha strappato un sorriso al notaio-Presidente facendogli riconoscere che quel genere di ringraziamento toccava davvero alla direttrice.
Biino che parlando di se stesso ripete: “leggo per professione, per passione e per amore. Non ho ancora capito dove stia il confine tra retorica e poesia (e non sono sicuro di volerlo capire), ma continuo a pensare che i libri rendano questo nostro mondo un posto migliore” ha proseguito con un secondo “siparietto” verbale. Ad offrirgli l’opportunità la presentazione delle due esponenti istituzionali, tutte e due laureate in Lettere. “Abbiamo con noi l’assessore regionale alla cultura, Vittoria Poggio, che vuole essere chiamata ‘assessore’ e la collega del comune di Torino, Francesca Paola Leon che invece vuole essere chiamata ‘assessora’. A loro la parola”. Vittoria Poggio nel prendere il microfono per prima, ha esordito: “assessore o assessora poco importa. Ciò che conta è il lavoro”. Ma intanto sono emersi due stili sul così detto “linguaggio sessista” che ha frantumato pure il pubblico presente in sala in parte orientato per l’uso tradizionale del maschile, in parte per quello al femminile, ed una terza parte indifferente, a conferma di come la questione “linguaggio al femminile” sia ancora motivo di polemica e discussione.
Conclusi i saluti istituzionali è stato illustrato il ricco programma stagionale della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino. Primo appuntamento a
Novara con “Scarabocchi. Il mio primo festival “, ideato con Doppiozero e rivolto a bambini e adulti, in calendario dal 20 al 22 settembre.
Poi è il turno di “Torino Spiritualità” dal 26 al 29 settembre, “Ad infinita Notte”, quattro giorni di riflessioni sul presente, sulla sua oscurità e sul suo splendore. La quindicesima edizione di “Torino Spiritualità” , curata da Armando Buonaiuto, apre con un inedito dialogo tra Dario Argento e il priore di Bose Luciano Manicardi, impegnati a discutere dei terrori della notte prendendo spunto dal monito del Salmo 90. Tra i molti gli ospiti della quattro giorni, italiani e stranieri, anche Domenico Quirico, Enzo Bianchi, il teologo inglese Tinothy Radcliffe, il poeta portoghese Mandonca, il vescovo Derio Olivero, il direttore del Salone del libro di Torino , Nicola Lagioia, lo scrittore e sacerdote spagnolo Pablo D’Ors, la poetessa Chandra Liivia Candiani.
Infine “Il Festival del Classico”, terzo appuntamento, dedicato al tema: “La verità ci renderà liberi” , in programma dal 17 al 20 ottobre. Il progetto con la Regione Piemonte, presieduto da Luciano Canfora e curato dai due linguisti, Ugo Cardinale e Massimo Arcangeli, si avvale della collaborazione di filosofi, filologi, storici, scienziati, letterati, poeti. Tra gli ospiti: l’editore Alessandro Laterza, il linguista Gian Luigi Beccaria, il matematico Lucio Russo, il direttore de “La Stampa”, Maurizio Molinari. Chissà se in qualche occasione si parlerà dell’evoluzione del linguaggio anche al femminile per certe professioni ormai da tempo svolte non solo più dagli uomini, ma pure dalle donne .