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Paola Claudia Scioli

Viaggiare in libertà è sinonimo di viaggiare in #camper. E lo è ancora di più ai tempi del #Coronavirus, quando al turista viene chiesto di rispettare il distanziamento sociale e particolari norme igienico – sanitarie sia in privato che in pubblico. A bordo della propria casa viaggiante tutto questo è facile da osservare senza quasi accorgersene.

Paola Scioli con il suo cane davanti al proprio camper

In questi giorni è stato varato l’ennesimo DPCM (il cosi detto “Decreto Rilancio”). Abbiamo sentito annunciare dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte quello che tutti noi speravamo di ascoltare: dal 18 maggio ogni spostamento all’interno della propria regione non sarà più soggetto a restrizioni e dal 3 giugno via libera ai viaggi in tutta Italia e in Europa, fatte salve specifiche esigenze per eventuali aggravamenti della situazione epidemiologica, che speriamo non ci siano. Possiamo, quindi, ritenerci ancor più fortunati in tempi di coronavirus noi camperisti (secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel 2018 sono 230.629 i camper di proprietà in Italia).  E non dobbiamo stupirci se anche i più restii a questo tipo di vacanza incominciano ad appassionarsi. Dopo tutto, viaggiare in camper è una scelta di vita, che non vuol dire vagare in modo disordinato e senza regole, ma semplicemente essere registi e sceneggiatori della propria vacanza, che inizia quando si sale a bordo. Negli ultimi anni, per altro, abbiamo visto moltiplicarsi le offerte di camper delle tipologie, dimensioni e allestimenti e costi più svariati.  Il veicolo si può acquistare nuovo, e ovviamente i costi variano in base alla grandezza, agli allestimenti e tanto altro; o usato (anche in questo caso le opportunità sono numerose). Infine volendo provare l’esperienza di una vacanza da camperisti è possibile noleggiare il mezzo a costi diversi, dunque adatti alle varie possibilità economiche.  Inoltre la maggior parte di questi veicoli ricreazionali possono essere guidati con la semplice patente B. È vero che non è proprio come condurre un’auto, ma alla fine ci si abitua ben presto al diverso ingombro su strada, e dunque anche ai sorpassi degli altri veicoli, e a fare molta attenzione ai ponti bassi per non farsi strappare il tetto e distruggere il veicolo. Quella in camper è una vacanza indipendente, lenta, che permette di godere ogni momento della giornata, andare alla scoperta di luoghi nascosti – magari dietro l’angolo di casa tua – conoscere il territorio attraverso i suoi monumenti, la sua cultura, le sue tradizioni, la sua gente, i suoi prodotti tipici e l’artigianato locale. E permette di vivere momenti indimenticabili in completa solitudine, con la famiglia, il cane, il gatto, e tutti i piccoli compagni di vita evitando contatti rischiosi e noiose attenzioni a cosa si tocca o si respira. Naturalmente rispettando regole ben precise che nel settore dei camperisti esistono da anni e non si applicano solo in tempi di emergenza sanitaria e preoccupazione di contagio del Covid-19. Chi viaggia in camper spesso ama la tranquillità dei luoghi non affollati, preferisce fermarsi in un’area di sosta, in un parcheggio, in un agriturismo, in una fattoria, piuttosto che nei grandi campeggi con migliaia di persone intorno. L’ideale in questi tempi, e posso garantire che lo dico per esperienza personale poiché viaggio in camper per lavoro e per diletto da oltre 10 anni. Mi è capitato più di una volta di partecipare ad eleganti cene di gala uscendo dal camper in abito da sera.

Il camper è come il guscio per la lumaca,  offre protezione e sicurezza,  permette di avere tutto a portata di mano, ma

Camper con veranda

consente anche di andare, verso l’infinito, e di fermarsi quando e dove si vuole, o quasi. Quando si è nel proprio camper ci si sente come a casa propria.  Per questo, viaggiare in camper è, anche in questo periodo di grandi limitazioni dovute al Coronavirus che ancora non ci ha lasciati, un modo per muoversi in totale sicurezza data anche dal fatto che in camper è possibile cucinare con le proprie pentole e usare le proprie stoviglie.  Si può mangiare quello che si cucina,  usare il proprio bagno e la propria doccia, dormire nelle proprie lenzuola, prendere il sole sullo sdraio personale. Personalmente credo che sia nostro dovere, oltre che un piacere, in questo anno  drammatico, scegliere di trascorrere le vacanze nel nostro “Belpaese”, dove ci sono un’infinità  di meravigliosi luoghi da scoprire. Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia e alla Sardegna, non c’è che l’imbarazzo della scelta: deliziosi borghi arroccati o lungo le sponde dei laghi, campagne sterminate, spiagge spettacolari, percorsi nei boschi da fare a piedi o in bicicletta, paesini di montagna, conventi e santuari, castelli e roccaforti, parchi archeologici, riserve naturali. Tutte località facilmente raggiungibili con il camper. Questa è l’Italia che cercheremo di raccontare in un percorso che ci accompagnerà nei prossimi mesi.

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)