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Paola Claudia Scioli

È facile immaginare i dubbi e le domande di chi si avvicina al mondo del camper per la prima volta, al tempo del coronavirus. E le donne sono, come sempre, le più critiche, scettiche e curiose di approfondire prima di prendere qualsiasi decisione. Non è stato del tutto così per me, quando ho deciso di acquistare il primo camper.  Certo, devo confessare che inizialmente ero convinta che mai avrei accettato di viaggiare senza tutti i confort abituali in una casa stabile, ma superflui, o addirittura ingombranti, in un camper.

Paola Scioli in cucina

Penso al forno, al forno a microonde, alla doccia separata dal bagno, al frigorifero di grandi dimensioni, ad un armadio a più ante dove appendere tutti i vestiti, ad una scarpiera a più piani, al comodo e ampio letto matrimoniale con materasso di ultima generazione. Tanto per citare le prime cose che mi vengono in mente.  E d’altra parte è inevitabile che la scelta del camper sia condizionata dalle donne, perché nella gran parte delle famiglie lo vivono di più, dovendolo organizzare e usare in tutte le sue funzioni quotidianamente.  Sembra strano a dirsi ma sono ben poche le funzioni relegate agli uomini in camper e spesso anche al volante si vedono le donne.

Io sono una di quelle a cui piace molto guidare. E, a dispetto delle false dicerie, so pure parcheggiare meglio di tanti uomini. Cucino senza problemi anche solo con due fornelli e non uso i piatti di carta. Mi piace girare per mercati, negozietti, fattorie, malghe a comprare i prodotti locali, perché, oltre al piacere di provare gusti nuovi, ritengo consentano di conoscere il territorio che si visita. Ecco perché non serve avere un frigorifero e una dispensa enormi in camper, e soprattutto non serve partire con grandi scorte alimentari di pasta, sugo e caffè. Luogo che vai acquisti che fai! Questo vale meno per tutte le altre cose che si portano sul camper. In questo caso le discussioni sono sempre piuttosto accese. Ed anche se a fine viaggio si ammette che sarebbe bastato un decimo di quello che ci si è portati dietro, è davvero difficile rinunciare a diversi abiti, alle scarpe, alle creme e a tante piccole cose di uso quotidiano alle quali siamo abituate e sono diventate quasi come la coperta di Snoopy. Dopo tutto anche viaggiando in camper si può aver bisogno di un abito da sera e tacchi a spillo!

In Germania

Le tipologie di camper in commercio in Europa – in America vengono prodotti camper di dimensioni maggiori data l’ampiezza delle strade e delle distanze che si possono percorrere – sono quattro: gli autocaravan mansardati, i semi-integrali o profilati, i motorhome o integrali, i camper puri, cioè i furgonati, furgoni camperizzati, van. A differenziarli sono dimensione e struttura della cellula abitativa, non le motorizzazioni, che sono sostanzialmente quelle delle diverse “motrici” prodotte da case automobilistiche quali FCA, Citroën, Renault, Iveco, Mann, utilizzate spesso anche per i camion e camioncini.  Gli autocaravan mansardati sono riconoscibili perché la cellula abitativa prosegue sulla cabina di guida (che è la base meccanica di un veicolo commerciale cabinato), dove si trova sempre un letto matrimoniale trasversale. Possono essere più o meno lunghi, ma tutti hanno il vantaggio di avere sempre un letto pronto, di poter ospitare un maggior numero di persone, di avere un prezzo di acquisto contenuto e di essere spesso disponibili anche per il noleggio. Gli svantaggi sono sostanzialmente due: le dimensioni (spesso la mansarda è alta) e la mancanza di aerodinamicità.

Aaron, dobermann camperista

Questo non si verifica con i semi-integrali, che hanno sempre una cellula abitativa montata su telaio cabinato, ma al posto della mansarda hanno un cupolino aerodinamico che congiunge la parte abitativa alla cabina. L’altezza totale può essere più o meno contenuta a seconda del modello o della presenza di un letto basculante che discende in verticale sopra al salotto e non è considerato molto comodo. Ovviamente questa tipologia di camper è più maneggevole, veloce e consuma meno carburante della precedente, ma ha anche meno spazio disponibile all’interno.

I motorhome, camper più costosi, sono caratterizzati da cellula abitativa e di guida in un unico corpo: della meccanica di base viene utilizzato solo il telaio scudato, che comprende il motore e il cruscotto, mentre la scocca, compresa la cabina di guida, è costruita interamente ex novo. Hanno avuto negli ultimi anni una grande diffusione sia perché comodi da guidare, che per la quantità di spazio e di confort al loro interno.

Ma il vero e proprio camper, come lo definisce il Dizionario di Italiano Sabatini-Coletti, è il “furgone attrezzato ad abitazione”, ovvero un furgone di serie trasformato attraverso opportune modifiche esterne e allestimenti interni in veicolo abitabile. I furgonati sono più piccoli e più compatti, sono facilmente guidabili e parcheggiabili, sono più resistenti, più veloci e più simili alle auto (monovolume). E tra questi i più piccoli in assoluto sono i Campster/Vanster, che sono praticamente delle auto monovolume attrezzate con il minimo indispensabile per la sopravvivenza in campeggio. Comodissime per le dimensioni e per il doppio utilizzo, ma troppo minimaliste per i gusti degli italiani, anche dei più flessibili. Sicuramente tutti i camper puri non hanno lo spazio interno dei motorhome, ma sono comodi per chi li considera un mezzo per viaggiare, per spostarsi rapidamente da un posto all’altro e non per sostare a lungo nella stessa località, cosa più adatta con i motorhome spesso piuttosto ingombranti da muovere. Alcuni somigliano più a dei lussuosi pullman. C’è da dire poi che molti motorhome superano il limite dei 35 quintali e quindi è necessaria la patente C o C1 per guidarli.

Area sosta camper

Parlare di prezzi non è facile perché variano molto in base alla qualità del prodotto, al produttore, alla tipologia, alla motorizzazione e agli accessori installati. Riviste specializzate come Caravan e Camper Granturismo riportano i listini aggiornati mese per mese di tutti i produttori di camper e presentano nel dettaglio le novità delle diverse tipologie. Quello che si può certamente dire è che i van, i camper puri, costano un po’ più della media proprio per le loro caratteristiche, ma mantengono il loro valore più a lungo, cioè rispetto agli altri vengono deprezzati meno. Le cifre oscillano da 40.000 € a 55.000 €. E naturalmente costano molto anche i motorhome . In particolare per le dimensioni e le attrezzature superiori rispetto alle altre tipologie di camper e per gli allestimenti interni molto curati e di qualità. In questo caso le cifre vanno da 60.000 € a 180.000 € e vi assicuro che con quest’ultima cifra si possono acquistare delle vere e proprie regge! Diversi i costi per mansardati e semi-integrali, che si aggirano tra 40.000 € e 70.000 €. Di questa tipologia  se ne trovano anche usati, in buone condizioni e a prezzi accessibili a tutti.

 

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)