Carola Vai
“Un disastro”. E’ l’espressione più ripetuta per definire l’andamento turistico di agosto 2020 nelle celebri località piemontesi affacciate sul Lago Maggiore. Il Covid-19 ha reso un territorio fino l’anno scorso abituato al tutto esaurito nel periodo estivo, in una zona quasi deserta, con la gran parte degli alberghi chiusi, oppure occupati al minimo. La presenza dei turisti italiani, qualche svizzero, olandese, tedesco, belga non ha compensato la totale assenza di ospiti russi, cinesi, americani. Gli storici alberghi di Stresa, Baveno, Pallanza e di molte altre località della zona sono rimasti chiusi per mancanza di prenotazioni. I traghetti in continuo movimento tra le rive del celebre Lago e le famose isole Borromee (Isola Bella, Isola Madre, Isola dei Pescatori) spesso hanno viaggiato quasi vuoti. Qualche soddisfazione è stata raggiunta dai ristoranti e dai locali distribuiti sul lungolago, mentre nelle zone più interne delle varie cittadine il pienone è stato sfiorato in pochi casi, e solo nel Ferragosto.
Per chi, come me, ha avuto la fortuna di trascorrere una manciata di giorni in questo magnifico territorio, ha vissuto una dimensione sconosciuta. Traffico quasi inesistente sulle strade, poco pubblico nei parchi, nei giardini, nei palazzi storici. Un’atmosfera certo romantica, accresciuta da un clima gradevole: la calma del Lago da una parte e l’imponenza delle montagne dall’altra. In mezzo, l’infinita gentilezza della gente: albergatori, ristoratori, addetti alla navigazione, negozianti. Un agosto anomalo per il distretto turistico dei Laghi. Nemmeno il turismo del week end da sempre abituale nella zona del Lago Maggiore ha aiutato a risollevare almeno un poco le entrate economiche. Del resto anche questo settore ha raggiunto risultati minimi, come ho potuto constatare. Varie le cause secondo molti operatori: timori di possibili contagi della pandemia, preferenza di altre destinazioni, mancanza di risorse
economiche di molti italiani. Eppure tutte le strutture rimaste attive si sono organizzate per mantenere il distanziamento fisico, dotare ogni luogo pubblico di gel disinfettante delle mani, imporre ovunque l’utilizzo della mascherina. L’idea lanciata dalla Regione Piemonte di proporre voucher turistici acquistabili fino a fine agosto, ma utilizzabili fino al 31 dicembre 2021, è stata presto esaurita. Sedici mila voucher riguardanti strutture di tutto il Piemonte hanno sviluppato oltre 90.000 pernottamenti. Il grande successo dell’iniziativa (l’acquirente paga una notte e ne ottiene tre poiché le altre due sono offerte una dalla stessa Regione e la terza dalla struttura ricettiva) ha indotto gli organizzatori a prolungare la possibilità di acquisto a fine 2020. L’operazione, gestita da 14 Consorzi piemontesi partecipi del progetto inserito nel piano “Riparti Turismo” voluto dalla Regione Piemonte per sostenere il settore turistico dopo i mesi di lockdown, dispone di 5 milioni di euro di cui 2 milioni già
utilizzati per la prima trance. L’iniziativa, pur lodevole, ha comunque contribuito, al momento, ad un modesto aiuto per la sopravvivenza delle strutture alberghiere del Lago Maggiore che oltre il Piemonte rispecchia territori della Lombardia e della Svizzera. E’ tuttavia la riva piemontese ad essere più famosa e frequentata da secoli da turisti di tutti i continenti per le sue bellezze naturali, artistiche, storiche. Ad esempio, a Baveno, nella villa Henfrey, oggi villa Branca, la regina Vittoria con la figlia Beatrice, ed un folto seguito, trascorse una lunga vacanza dal 25 marzo al 23 aprile 1879. Poco lontano dalla villa, nel Lido Palace hotel, Winston Churchill visse la sua luna di miele con la giovane moglie, lady Clementine Hozier. Il parco dello storico albergo ospita una statua dello statista inglese. Churchill arrivò al Lido Palace Hotel poco dopo le nozze, nel 1908. Fu ospitato nella camera 124 oggi ribattezzata “suite Churchill”, affacciata sul lago. Ristrutturata negli anni, la suite è stata in passato tra le più richieste dalla clientela della struttura. L’albergo, gestito dalla famiglia D’Amico, finito il lockdown, ha tentato a giugno di riaprire. Tre mesi di attività complicata dalla mancanza di turisti. Così, la proprietà ha deciso un nuovo stop a partire da metà settembre, fino all’inizio di aprile 2021. Salvo ulteriori cambiamenti. Purtroppo molti alberghi terminato il lockdown non hanno riaperto per mancanza di prenotazioni.
Tra tanti nomi spicca l’hotel “Des Iles Borromees”, a Stresa, all’inizio del Golfo Borromeo. L’albergo, inaugurato nel 1863, è stato frequentato da nomi mondialmente famosi in tanti settori: musica, letteratura, politica, cinema, industria. Del resto Stresa che ha ospitato nei suoi ultimi anni di vita il filosofo Antonio Rosmini, è diventata una meta turistica di nobili e ricchi borghesi già nell’Ottocento anche per i suoi molti traghetti che ancora oggi permettono, ogni mezz’ora, di raggiungere l’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori. La cittadina, molto apprezzata pure dallo scrittore Ernest Hemingway (1899-1961), ha tra i suoi numerosi monumenti Villa Pallavicino dotata di un grandioso parco popolato di svariati animali. Dunque l’hotel “Des Iles Borromees” come annuncia una bandiera esposta pubblicamente, riaprirà a marzo 2021. Nessun avviso invece per vari altri complessi alberghieri, alcuni dei quali si mormora non intendono
riprendere l’attività. Una perdita di posti lavoro, ma anche di generatori di economia del territorio. Sarebbe opportuno del resto ricordare che il turismo è un settore produttivo al quale necessita, per andare avanti, di risorse umane. Pertanto genera posti lavoro e fa crescere l’economia.
Le rive del Lago Maggiore punteggiate di località diverse, ma tutte piacevoli, immerse nel verde, con casette e ville storiche, parchi, fiori, locali, solcato da battelli, motoscafi e barche di ogni dimensione in questa difficile estate ha perso il traffico degli aliscafi che dovendo viaggiare chiusi e con l’aria condizionata sono stati vietati, causa possibile diffusione della pandemia. L’auspicio del territorio è tutto nella ripresa del turismo nella prossima primavera ricordando che il Lago Maggiore è il secondo per grandezza in Italia dopo il Lago di Garda. Ma è uno dei luoghi vacanzieri italiani più famosi all’estero.