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Fiammetta Bonazzi

Da luglio a settembre, la grande musica d’autore sbarca sulle rive del Verbano e diventa il miglior pretesto per esplorare le isole, i parchi botanici, le ville e i sacri monti che fra Sette e Ottocento avevano sedotto i viaggiatori del Grand Tour, da Lord Byron a Goethe fino a Stendhal, che in una lettera a un amico annotava: “Se hai un cuore e una camicia, vendi la camicia e visita il Lago Maggiore”. Il romanziere globetrotter innamorato dell’Italia rimase incantato dall’atmosfera cangiante del Golfo Borromeo: un palcoscenico naturale punteggiato da piccoli borghi e chiese barocche, isole e vallate che mutano d’aspetto stagione dopo stagione. È in questa enclave del Piemonte orientale, a un’ora d’auto da Malpensa e dal Confine elvetico, che fra luglio e l’inizio di settembre tornano puntuali da sessant’anni le Settimane Musicali di Stresa – oggi Stresa Festival – evento di risonanza internazionale ideato nel lontano 1961 dall’avvocato e nobiluomo veneziano Italo Trentinaglia de Daverio, e che quest’estate, complice l’atteso allentamento delle misure restrittive, è di nuovo libero e itinerante.

Lago Maggiore – Stresa Festival

Come un bosco, il Festival respira, regala aria buona e ci invita alla scoperta delle sue ricchezze antiche e nuove”, chiosa Mario Brunello, nuovo direttore artistico della kermesse stresiana, che ha messo a punto un cartellone (di classica ma non solo) capace di essere, al di là dell’altissima qualità degli artisti presenti, un’esperienza immersiva nel territorio. S’intuisce nella tessitura del programma un filo verde che unisce i concerti. È un sottovoce che racconta del piacere della flânerie e di quell’entusiasmo tipico dell’eterna giovinezza, delle mattine sulle alture di Campino, dove l’Orchestra Senzaspine intonerà un saluto all’alba, e degli incontri con musicisti virtuosi, adolescenti o poco più, che hanno carisma e talento da vendere: come Nil Venditti, 25 anni, che inaugura il Festival dirigendo la Stuttgarter Kammerorchester, insieme alla quattordicenne pianista Alexandra Dogvan, o come Aleksandr Malofeev, 19 anni, ormai ex enfant prodige della tastiera che si esibisce sull’Isola Pescatori in una serata dedicata a Rachmaninoff e Medtner, interamente organizzata dai ragazzi del Liceo Musicale di Omegna, sul vicino Lago d’Orta.

Lago Maggiore – Stresa Festival

Il maestro Brunello, violoncellista poliedrico “intenso e appassionato” secondo The Strad (la prestigiosa rivista britannica dedicata al mondo degli strumenti ad arco) e primo e unico italiano a vincere il prestigioso Concorso Čaikovskij di Mosca nel 1986, non ama gli anniversari, “ma quelli del 2021”, dice, “sono tutti delle pietre miliari nella storia della musica”. Per esempio: non si potevano certo dimenticare i cinquant’anni dalla scomparsa, avvenuta nel 1971, di Igor Stravinskij, e fra i vari omaggi al grande compositore russo, verrà riproposto anche il balletto Petruška, sia in un’inedita declinazione con i burattini del Teatro Habanera che in versione tradizionale, con i costumi realizzati seguendo i bozzetti originali di Pablo Picasso. L’11 marzo 1921 nasceva a Mar del Plata, in Argentina, Astor Piazzolla, il primo a mescolare il tango con elementi di musica da camera e improvvisazione jazz, e che lo Stresa Festival ricorderà in diversi momenti: dall’esuberante Hommage della Kremerata Baltica & Gidon Kremer alla serata con Pablo Ziegler, pianista del Quintetto di Piazzolla fino all’evento con l’Anna Tifu Tango Quartet, che suonerà negli spazi industriali della Herno, storica azienda di confezioni di Lesa, oggi punta di diamante della moda italiana nel mondo. Sarà invece Alessandro Baricco a esplorare le sonorità dell’opera di Dante Alighieri (di cui ricorre quest’anno il VII centenario della morte) in una session di letture suonate e condivise sulla terrazza dell’Isola Bella, mentre a celebrare Camille Saint-Saëns, scomparso nel 1921, ci penserà l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano diretta da Gianandrea Noseda che sul palco ufficializzerà il passaggio del testimone a Brunello. Il quale, accanto ai concerti, ha composto una rassegna di appuntamenti collaterali, ribattezzati Album e concepiti come un originale controcanto in cui al pubblico è data la possibilità di dialogare con gli artisti accompagnandoli di volta in volta sul battello, in un parco botanico, fra le cappelle di un sacro monte o addirittura nell’atelier di un celebre architetto.

Stresa Festival 2015 – Lago Maggiore

Il Chioso, sotto la Rocca di Angera, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, è la residenza-laboratorio dove Michele De Lucchi con Mario Brunello, in collaborazione con lo studio AMDL Circle, D3Wood e il dipartimento di acustica del Politecnico di Milano, ha concepito un oggetto musicale nomade e del tutto sostenibile che, secondo Giancarlo Belloni, presidente dello Stresa Festival, “assomiglia a una straordinaria macchina leonardesca”. Si tratta, in sostanza, di un padiglione a moduli assemblabili costruito in legno di larice, le cui pareti fungono da cassa armonica e amplificano i suoni senza bisogno di ricorrere a strumentazioni elettriche ed elettroniche.  A dimostrazione del fatto che davvero la musica non ha confini e, nonostante i divieti e le chiusure, non teme nessuna forma di isolamento.

Lago Maggiore – Stresa Festival – Palco Acustico

Il Palco Acustico, che si può trasportare e montare di volta in volta in un bosco, su una spiaggia o sulla riva di un fiume, sarà presentato (e utilizzato) in prima nazionale proprio durante il Festival, sia ad Angera che a Stresa, nei tre concerti in programma sul Lungolago La Palazzola, dove è atteso a battezzarlo anche il pianista Stefano Bollani. “Il paesaggio è una scenografia molto speciale per un concerto, che rende il suono meno tecnico, più autentico e sincero. Musica e natura si compenetrano, e il Palco Acustico ha il delicato compito di amplificare la magia del loro incontro”, spiega l’architetto De Lucchi. Così, alla fine di ogni esibizione, quando le luci della grande conchiglia di legno si spengono piano, pianissimo, nell’aria non rimane che un sussurro. Una vibrazione che sale, che va. E si unisce al grande Respiro del mondo.

 

Per informazioni e biglietti: 

http://www.stresafestival.eu

 

Author: Pier Carlo Sommo

Torinese, Laureato in Giurisprudenza, Master in comunicazione pubblica e Giornalista professionista. Dal 1978 si occupa di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Ha iniziato la carriera professionale presso la Confindustria Piemonte. Dopo un periodo presso l'Ufficio Studi e Legislativo della Presidenza della Regione Piemonte nel 1986 è diventato Vice Capo di Gabinetto e Responsabile Relazioni Esterne della Provincia di Torino Dal 1999 al 2020 è stato Direttore delle Relazioni Esterne e Capo Ufficio Stampa dell'ASL Città di Torino. Autore di saggi, articoli e ricerche, ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli dedicati alla comunicazione culturale - turistica del territorio. È docente in corsi e seminari sui problemi della comunicazione e informazione presso le società di formazione pubbliche e private . Professore a contratto di Comunicazione Pubblica presso l'Università di Torino e Università Cattolica. embro del Direttivo del Club di Comunicazione d'Impresa dell’Unione Industriale di Torino, dal 2005 al 2008 è stato Vice Presidente. Presidente del Comitato scientifico di OCIP Confindustria Piemonte Membro del Comitato Promotore dell' Associazione PA Social, È stato Segretario Generale Nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica e Istituzionale dal 2013 al 2020.