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Pier Carlo Sommo

(#italiaunicaqui) – Le sale dell’Archivio di Stato di Torino ospitano, dal 27 ottobre 2021 al 7 gennaio 2022, una retrospettiva dedicata al pittore torinese Francesco Tabusso.

La rassegna “Francesco Tabusso. Le favole della pittura” è promossa in occasione del decennale della morte dell’artista. Circa sessanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private delineano le tappe salienti del suo cammino in oltre sessant’anni di attività di pittore eclettico, attivo al di là di mode e movimenti.

F. Tabusso Ritratto nello studio di Torino, anni 50

Francesco Tabusso, unanimemente apprezzato anche per la sua arguzia e simpatia umana, di famiglia torinese, nacque “per caso”, durante una tappa di lavoro del padre,  a Sesto San Giovanni (Milano). Visse e si formò artisticamente a Torino con un apprendistato sotto la guida di Felice Casorati. Ispirandosi ai maestri antichi, acquisì da Casorati la capacità di trasfigurare il reale, di riportare la dimensione incantata, fuori dal tempo, con toni di fiaba del tutto personali. Attratto da mondo agreste aveva anche una “vocazione al racconto”, che lo portò a collaborazioni con prestigiose firme della letteratura italiana del ‘900: Piero Chiara, Dino Buzzati, Mario Soldati, Mario Rigoni Stern. Partecipò più volte alla Biennale di Venezia e moltissime rassegne nazionali e internazionali. Dal 1963 al 1984 svolse l’attività didattica insegnando al Liceo Artistico di Bergamo e poi al Liceo dell’Accademia Albertina di Torino.

F. Tabusso, Colline presso Dozza, 1983, olio su tela, Torino collezione privata

Nel 1975 fu chiamato a realizzare, per la Chiesa di San Francesco al Fopponino di Milano, progettata da Gio Ponti, la monumentale pala d’altare Il Cantico delle Creature e gli otto trittici con le storie del Santo. Francesco Tabusso  morì a Torino nel gennaio 2012. Nella sua intensissima vita professionale dal 1946 al 2011, espose le sue opere in più di 500 mostre collettive e personali in Italia e nel mondo. L’inventario dei dipinti a olio supera i 2000 pezzi, di difficile stima il numero delle tecniche miste, acquerelli, tempere, chine, affreschi.

La mostra è promossa dall’Archivio Francesco Tabusso e dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C. e curata da Veronica Cavallaro e Daniela Magnetti. La rassegna si sviluppa esponendo  alcune opere degli esordi che testimoniano i primi passi mossi alla scuola di Felice Casorati. Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, Tabusso intensifica il dialogo con il linguaggio informale, sempre nel solco della figurazione e della pittura di racconto. Di questo periodo è esposta una selezione di opere giovanili di collezione pubblica, tra cui la Festa Campestre che la Galleria Ricci Oddi di Piacenza acquistò alla Biennale di Venezia del 1954, i Boscaioli del Museo del Novecento di Milano, e Il taglio del bosco proveniente dalla collezione del CAMeC di La Spezia.

F. Tabusso, Natura morta con angurie, olio e collage su tavola, Biella Collezione privata

Delle opere di grande formato, eseguite in particolare a partire dal 1962, è esposta per la prima volta al pubblico La Sacra di San Michele. La predilezione di Tabusso per le opere di grande formato è testimoniata anche dal Bozzetto per San Francesco, che è lo studio della famosa monumentale pala d’altare Il cantico delle creature realizzata nel 1975 per la Chiesa di San Francesco al Fopponino di Milano, progettata da Gio Ponti, che con i suoi 96 metri quadri di pittura è una delle pale d’altare del Novecento più grandi d’Europa.

F.  Tabusso, Praga, 1997, olio e collage su tela, Aosta collezione privata

Una sezione della rassegna è dedicata ai quadri-omaggio ( Grünewald, Reycend, Pitocchetto, Chagall, …) che, a partire dall’inizio degli anni Settanta, creano un dialogo con mondi artistici affini, da cui attingere valori pittorici e personaggi per nuovi racconti, in una sorta di “favola della pittura”. Presenti anche pezzi dell’ultima produzione dell’ artista: un viaggio-pellegrinaggio attraverso i territori della storia dell’arte, della letteratura, delle tradizioni popolari.

Nel complesso la mostra di un grande pittore torinese che invita a scoprire attraverso i suoi lavori una realtà contadina miticamente fuori dal tempo, in cui poter recuperare, a contatto con la natura, uno sguardo fanciullesco sul mondo.

 

 

Locandina

 

Francesco Tabusso. Le favole della pittura
 Archivio di Stato – Piazzetta Carlo Mollino, 1 Torino
 Dal 27 ottobre 2021 al 7 gennaio 2022
ORARIO da martedì a venerdì 13.00 – 18.00 – sabato e domenica 14.00 – 18.00
INGRESSO: Gratuito
I visitatori dovranno esibire il Green Pass 

https://www.archiviotabusso.it/

https://palazzobricherasio.bps.it/s/

Author: Pier Carlo Sommo

Torinese, Laureato in Giurisprudenza, Master in comunicazione pubblica e Giornalista professionista. Dal 1978 si occupa di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Ha iniziato la carriera professionale presso la Confindustria Piemonte. Dopo un periodo presso l'Ufficio Studi e Legislativo della Presidenza della Regione Piemonte nel 1986 è diventato Vice Capo di Gabinetto e Responsabile Relazioni Esterne della Provincia di Torino Dal 1999 al 2020 è stato Direttore delle Relazioni Esterne e Capo Ufficio Stampa dell'ASL Città di Torino. Autore di saggi, articoli e ricerche, ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli dedicati alla comunicazione culturale - turistica del territorio. È docente in corsi e seminari sui problemi della comunicazione e informazione presso le società di formazione pubbliche e private . Professore a contratto di Comunicazione Pubblica presso l'Università di Torino e Università Cattolica. embro del Direttivo del Club di Comunicazione d'Impresa dell’Unione Industriale di Torino, dal 2005 al 2008 è stato Vice Presidente. Presidente del Comitato scientifico di OCIP Confindustria Piemonte Membro del Comitato Promotore dell' Associazione PA Social, È stato Segretario Generale Nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica e Istituzionale dal 2013 al 2020.