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Author Archives: Carola Vai

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)  

Dario Gedolaro

Un governo ”dragocentrico”. Questa l’impressione a caldo. Il premier non ha voluto politici troppo ingombranti, punta su se stesso e sui tecnici. Come spiegare altrimenti alcune riconferme? Da Franceschini a Speranza, da Patuanelli a Di Maio. Sì, anche il Di Maio ministro degli Esteri che, come dice Antonio Polito sul Corriere della Sera, “con Draghi premier avrà ampia autonomia sull’Oceania”. Basterà dunque un Premier forte per rilanciare il Paese?

Dario Gedolaro

Un primo passo è stato fatto: affidare il Paese in un momento di straordinaria difficoltà sanitaria ed economica a un presidente del consiglio competente e preparato, con un passato di importanti incarichi pubblici, esattamente il contrario di Giuseppe Conte. Su questo sito avevo scritto http://www.viavaiblog.it/renzi-ipocrita-stracciarsi-le-vesti-la-crisi-non-e-la-fine-del-mondo/ che non consideravo Renzi un irresponsabile per l’apertura della crisi di governo (come a quel tempo pare lo ritenesse il 70% degli italiani) e l’incarico a Mario Draghi dimostra che ha centrato il suo obiettivo: puntare a un “governo dei migliori” in grado, fra l’ altro, di redigere un Recovery Plan efficace e di essere sostenuto da un’ampia maggioranza.

Paola Claudia Scioli

È passato quasi un anno dalla chiusura delle scuole in tutto il nostro paese dovuta all’emergenza sanitaria per il diffondersi improvviso del Covid-19. Alunni e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado stanno lentamente tornando alla tanto agognata normalità delle lezioni in presenza. Ma cosa ha significato, al di là delle polemiche e delle prese di posizione politiche, un anno di insegnamento a distanza? Degli effetti negativi, anzi catastrofici, hanno parlato in tanti. Manifestazioni in piazza di genitori e figli, occupazioni delle scuole fanno parte del gioco e non sono una novità, anche se sono cambiate radicalmente le motivazioni rispetto a decenni fa. Forse sono anche meno convincenti. Esempi di buona scuola in DAD ce ne sono comunque stati.

Carola Vai

Tanta neve, pochissimi turisti, nonostante l’improvvisa possibilità di tornare nelle seconde case. Limone Piemonte,  stazione sciistica detta la “regina delle Alpi Marittime”, in provincia di Cuneo, come tutto l’arco alpino italiano sta vivendo un inverno surreale. Lockdown, aperture  al pubblico a singhiozzo, criteri di spostamento tra regioni decise dal governo per combattere il dramma Covid-19, il crollo della strada statale 20 del Colle di Tenda (il 4 ottobre 2020), stanno distruggendo l’economia della zona. Alberghi, bar, ristoranti, negozi in gran parte chiusi e qualcuno aperto a intermittenza; l’assenza di ogni tipo di pubblico non solo penalizza la località, ma rischia di distruggerne la sopravvivenza. 

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui - Procida, la più piccola delle tre isole del golfo di Napoli, è stata dichiarata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, Capitale italiana della cultura 2022. Ha vinto la concorrenza di altre città bellissime e con una lunga storia e tradizione culturale, sorprendendo il pubblico. La giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, docente di Economia dei Beni Culturali all’Università Bocconi, l’ha selezionata infatti tra le dieci finaliste - Ancona, Bari, Cerveteri, LʼAquila, Pieve di Soligo (Treviso), Procida, Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore e Volterra – che hanno presentato progetti tutti interessanti e innovativi.

Dario Gedolaro

#Italiaunicaqui  Lo ammetto non sono uno di quei 7 italiani su 10 che, secondo alcuni sondaggisti, sono sconcertati dalla crisi di governo (per ora presunta, ci sono sempre i cosiddetti “responsabili”) provocata da Matteo Renzi. Preciso subito, a scanso di equivoci, che non parlo per simpatia verso il politico toscano, non dimentico che disse al suo amico Enrico Letta, allora presidente del Consiglio che temeva di essere defenestrato, “vai avanti  sereno” e dopo poco lo fece cadere. Era il gennaio 2014.

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui – Ancona, città portuale sul mare Adriatico,  per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022 punta sul tema del rapporto con “l’Altro”. La questione è sempre stata determinante, in positivo e in negativo, per la sua identità. Gli incontri e gli scontri con amici e nemici, invasori e occupanti hanno contribuito a ridisegnare la geografia culturale della città, della periferia, delle località vicine e dell’intera Regione. Oggi l’obiettivo è riprendersi la scena un poco rubata nei secoli dai tanti piccoli centri di arte, fede e cultura dell’entroterra.

Carola Vai

L’incubo Covid-19  è una drammatica realtà con provenienza ancora da definire, ma che ogni giorno di più accresce scontri sociali e fratture generazionali.  Una tragedia dai tanti interrogativi, alcuni spaventosi: il virus  è forse stato creato per realizzare una forma di pulizia umana mondiale? Infatti la pandemia uccide soprattutto anziani e persone giovani con salute precaria.  Non lascia indenne persone sane, ma sono una minoranza ridotta. In attesa della distribuzione del vaccino salvavita , i Paesi che tanto hanno difeso l’esistenza umana, come l’Italia, avranno perso un numero di vite umane ancora da immaginare. Senza contare che il Covid-19 sta minando l’economia mondiale a rischio tracollo in molti territori. Italia compresa. Sicuramente il mondo alla fine uscirà dalla tragedia.  E come è avvenuto a conclusione di ogni guerra, il futuro riprenderà aiutato dal progresso e da energie vitali. Ma quale sarà il nuovo assetto politico, economico, culturale alla guida del nuovo mondo?

Carola Vai

Il politico che ama gli animali rispetta le idee del popolo che deve governare più del politico che non li ama?  L’interrogativo di non facile soluzione nemmeno per me che qualche anno fa scrissi un libro in proposito, “In Politica se vuoi un amico comprati un cane” (Daniela Piazza Editore),    sembra essere tornato di attualità con le elezioni del Presidente degli Stati Uniti. Infatti, il nuovo numero Uno della Casa Bianca, Joe Biden, riporta i cani nell’abitazione più famosa d’America dopo quattro anni di assenza. Lo aveva annunciato mesi fa. In un messaggio aveva scritto: “Ci sono americani che celebrano il ‘National Cat Day’, altri il ‘National Dog Day’. Il Presidente Trump non celebra niente, e questo dice molto di lui”.

Carola Vai

#italiaunicaqui – Una convinzione sta serpeggiando da settimane in tutta Italia: quando a fine marzo 2021 terminerà la cassa integrazione concessa alle aziende in difficoltà causa Covid-19 per salvare i posti di lavoro, ci saranno molti licenziamenti. Per questo nel governo si sta pensando di prolungare anche dopo marzo, e per qualche mese, il provvedimento. Ma si tratterà solo di un rinvio del problema, una sorta di sospensione del trascorrere del tempo.  Intanto nel turismo, settore tra i più penalizzati dalla pandemia, la situazione si aggrava di settimana in settimana. Soprattutto per alberghi e ristoratori, danneggiati pure dall’onda di incertezza che da mesi avvolge non solo gli italiani, ma tutta Europa.