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Author Archives: Carola Vai

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)  

Carola Vai

#italiaunicaqui - Una classe dirigente all’altezza del riscatto. E’ quello che si chiede da più parti in Italia perché il Covid19, oltre uccidere migliaia di persone, ha distrutto comparti professionali con milioni di addetti rimasti senza lavoro. Al primo posto il turismo. Il settore è stato fatto arretrare di 60 anni quando nel Dopoguerra si svelò come fenomeno domestico. L’industria turistica di enorme successo nel 2019 tanto da rappresentare il 13% del prodotto interno lordo, con un giro di affari di 87 miliardi di euro (44,3 miliardi di euro portati dagli stranieri) e 4,2 milioni di addetti impegnati in modo più o meno stabile, nel 2020 ha subito un calo delle spese in servizi turistici di 53 miliardi di euro. Perdite che hanno riguardato tutti i comparti: alberghi, ristoranti, pizzerie, impianti sciistici, terme, trasporti, musei, ecc. .

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui – Verbania, città sparsa sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, nata artificialmente nel 1939 dall'unione di più paesi (Intra, Pallanza, Suna e altri ancora), punta sul suo scenografico paesaggio per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022. Un triangolo di terra, protetto alle spalle dalla selvaggia Val Grande, costellato di ville signorili con rigogliosi giardini affacciati sul lago blu, da sempre punto di riferimento per turisti italiani e stranieri. In questo periodo dell’anno Verbania sembra essere andata in letargo. Tuttavia, questo è un territorio tradizionalmente sempre in fermento sin dall'inizio dell'Ottocento.

Dario Gedolaro

#italiaunicaqui - Enrico Salza, uno dei grandi vecchi di Torino, esce da un lungo silenzio e, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, traccia su “La Stampa” un profilo del futuro sindaco di Torino. Un profilo che il quotidiano sintetizza con la parola “glocal” (mentalità internazionale e radicamento locale). Articolo interessante, che soprattutto stride con la situazione attuale, in cui una sindaca governa con inesperienza e mano insicura una giunta ed una maggioranza impreparate al difficile compito di rilanciare la città, senza per altro che l’opposizione le abbia incalzate con sufficiente vigore.

Dario Gedolaro

Che Gino Strada sia un nostalgico del centralismo statalista non mi stupisce (nell’ Unione Sovietica si chiamava: “Centralismo democratico”). Ma nell’ articolo a sua firma comparso sul quotidiano La Stampa alcuni giorni fa dice una serie di sciocchezze (prima di lui dette anche dal "burocratame" romano) a proposito della gestione del sistema sanitario italiano, che suo dire dovrebbe tornare completamente nelle mani dello Stato. Primo: “la #pandemia ha messo in evidenza l'estrema fragilità del nostro sistema sanitario”. Sarà anche vero, ma questa fragilità non deriva tanto dal fatto che la Sanità sia gestita dalle #Regioni (per altro, ricordo a Strada, istituzioni democratiche pubbliche come lo Stato), ma soprattutto dai tagli alle spese imposti dallo Stato italiano.

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui –  Volterra, alle porte di Pisa, tra le 10 città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura 2022, chiude il 2020 con il primo Natale dell'alabastro. Protagonista la luce, simbolo della rigenerazione e della rinascita. Mentre nel mondo si accendono gli alberi di Natale, nella medievale piazza dei Priori di Volterra, si illumina l'installazione "Arnioni in piazza" della designer internazionale Luisa Bocchietto. L’opera è in alabastro "scaglione", quello più trasparente e puro, estratto da millenni dalle terre volterrane. Una pietra naturale versatile, raffinata, dalle mille sfumature, che emana una luce brillante e che continua essere il motore della vita di questa misteriosa città dalle origini antichissime.

Carola Vai

Il Covid19 ha ucciso anche la cerimonia della consegna dal vivo dei Premi Nobel 2020: il 10 dicembre a Stoccolma. La Fondazione Nobel, che lo scorso luglio aveva annullato - per la prima volta dal 1956 - la cena di gala in Svezia, ha scelto di rendere virtuale la premiazione. I vincitori riceveranno i prestigiosi riconoscimenti presso un'ambasciata svedese o l'istituzione in cui lavorano nei loro Paesi. L’atteso appuntamento vissuto da Rita Levi-Montalcini, Nobel per la medicina nel 1986, con il biochimico Stanley Cohen, non veniva interrotto dal 1944. A quel tempo il mondo era travolto dalla seconda guerra mondiale, oggi dalla pandemia. Così, la premiazione sarà virtuale, trasmessa in diretta televisiva.

Carola Vai

Le montagne in Italia tra Alpi, Prealpi e Appennini occupano il 35,2% del territorio. Le vacanze sulla neve sono diventate un affare da miliardi di euro negli ultimi anni e impegnano migliaia di lavoratori. Eppure il settore è tra i più trascurati dal governo nazionale. “L’ultimo Dpcm – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – è uno schiaffo al mondo della montagna e a tutti i suoi abitanti”. A puntualizzarlo è l’architetto Valter Marin, sindaco di Sestriere (Torino) dal 2009 al 2019, presidente dell’Unione Montana dei Comuni olimpici Via Lattea dal 2013 al 2018, attualmente consigliere regionale del Piemonte nelle file della Lega. Sul tema “montagna” Marin è un esperto. Lo conferma il suo curriculum ricco di incarichi riguardanti il settore, ed anche la sua vita trascorsa in gran parte sulle montagne tra Pinerolo e Sestriere dove abita con la famiglia.

Dario Gedolaro

Sci no, sci sì? E’ l’interrogativo che tiene banco in questi giorni di seconda ondata di Covid 19. Per molti, soprattutto nei Palazzi romani così lontani e poco sensibili ai problemi della montagna, la risposta è scontata: gli italiani rinuncino ad andarsi a divertire sulle piste da sci, non è un grande sacrificio, si tratta in sostanza di poca cosa di fronte al pericolo che la pandemia torni a dilagare proprio mentre sta rallentando. Il fantasma che viene agitato è quello della terza ondata.

Carola Vai

“Regina dei gioielli”. E’ la definizione più usata per l’addio tributato dai mass media all’imprenditrice Gabriella Colombo Damiani, presidente onorario di Damiani, azienda di gioielleria conosciuta nel mondo, ma con sede a Valenza (Alessandria) . Lei che nella vita era sempre stata una combattente, a 86 anni portati con piglio deciso è stata travolta dal Covid19. E dopo una lunga lotta si è arresa domenica 29 novembre 2020. Vedova di Damiano , seconda generazione della griffe di gioielli, e madre di Guido Grassi Damiani attuale presidente della Maison, e di Silvia e Giorgio, entrambi vicepresidenti, era conosciuta per la sua abilità imprenditoriale e passione nel settore orafo.

Carola Vai

(#italiaunicaqui) – Torino è la città dei corsi alberati . Occupano, infatti, circa 320 chilometri tutti suddivisi in due o tre diverse carreggiate separate da un susseguirsi di piante . Ma il patrimonio arboreo del capoluogo piemontese comprende anche strade minori, giardini, piazze per un totale di circa 110.000 alberi sul suolo pubblico in città, ed altri 50.000 nei boschi collinari. Un polmone verde particolarmente apprezzabile in questi mesi di lockdown causa Covid19 . Un patrimonio che richiede attenzione, e in autunno impone la raccolta di tappeti di foglie secche cadute al suolo. Compito che da qualche anno l’amministrazione comunale trascura. Risultato? Gravi rischi per i pedoni coinvolti in pericolosi scivoloni a terra, e persino per gli automobilisti costretti a improvvise frenate.