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Author Archives: Carola Vai

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)  

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui - Procida, la più piccola delle tre isole del golfo di Napoli, è stata dichiarata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, Capitale italiana della cultura 2022. Ha vinto la concorrenza di altre città bellissime e con una lunga storia e tradizione culturale, sorprendendo il pubblico. La giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, docente di Economia dei Beni Culturali all’Università Bocconi, l’ha selezionata infatti tra le dieci finaliste - Ancona, Bari, Cerveteri, LʼAquila, Pieve di Soligo (Treviso), Procida, Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore e Volterra – che hanno presentato progetti tutti interessanti e innovativi.

Dario Gedolaro

#Italiaunicaqui  Lo ammetto non sono uno di quei 7 italiani su 10 che, secondo alcuni sondaggisti, sono sconcertati dalla crisi di governo (per ora presunta, ci sono sempre i cosiddetti “responsabili”) provocata da Matteo Renzi. Preciso subito, a scanso di equivoci, che non parlo per simpatia verso il politico toscano, non dimentico che disse al suo amico Enrico Letta, allora presidente del Consiglio che temeva di essere defenestrato, “vai avanti  sereno” e dopo poco lo fece cadere. Era il gennaio 2014.

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui – Ancona, città portuale sul mare Adriatico,  per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022 punta sul tema del rapporto con “l’Altro”. La questione è sempre stata determinante, in positivo e in negativo, per la sua identità. Gli incontri e gli scontri con amici e nemici, invasori e occupanti hanno contribuito a ridisegnare la geografia culturale della città, della periferia, delle località vicine e dell’intera Regione. Oggi l’obiettivo è riprendersi la scena un poco rubata nei secoli dai tanti piccoli centri di arte, fede e cultura dell’entroterra.

Carola Vai

L’incubo Covid-19  è una drammatica realtà con provenienza ancora da definire, ma che ogni giorno di più accresce scontri sociali e fratture generazionali.  Una tragedia dai tanti interrogativi, alcuni spaventosi: il virus  è forse stato creato per realizzare una forma di pulizia umana mondiale? Infatti la pandemia uccide soprattutto anziani e persone giovani con salute precaria.  Non lascia indenne persone sane, ma sono una minoranza ridotta. In attesa della distribuzione del vaccino salvavita , i Paesi che tanto hanno difeso l’esistenza umana, come l’Italia, avranno perso un numero di vite umane ancora da immaginare. Senza contare che il Covid-19 sta minando l’economia mondiale a rischio tracollo in molti territori. Italia compresa. Sicuramente il mondo alla fine uscirà dalla tragedia.  E come è avvenuto a conclusione di ogni guerra, il futuro riprenderà aiutato dal progresso e da energie vitali. Ma quale sarà il nuovo assetto politico, economico, culturale alla guida del nuovo mondo?

Carola Vai

Il politico che ama gli animali rispetta le idee del popolo che deve governare più del politico che non li ama?  L’interrogativo di non facile soluzione nemmeno per me che qualche anno fa scrissi un libro in proposito, “In Politica se vuoi un amico comprati un cane” (Daniela Piazza Editore),    sembra essere tornato di attualità con le elezioni del Presidente degli Stati Uniti. Infatti, il nuovo numero Uno della Casa Bianca, Joe Biden, riporta i cani nell’abitazione più famosa d’America dopo quattro anni di assenza. Lo aveva annunciato mesi fa. In un messaggio aveva scritto: “Ci sono americani che celebrano il ‘National Cat Day’, altri il ‘National Dog Day’. Il Presidente Trump non celebra niente, e questo dice molto di lui”.

Carola Vai

#italiaunicaqui – Una convinzione sta serpeggiando da settimane in tutta Italia: quando a fine marzo 2021 terminerà la cassa integrazione concessa alle aziende in difficoltà causa Covid-19 per salvare i posti di lavoro, ci saranno molti licenziamenti. Per questo nel governo si sta pensando di prolungare anche dopo marzo, e per qualche mese, il provvedimento. Ma si tratterà solo di un rinvio del problema, una sorta di sospensione del trascorrere del tempo.  Intanto nel turismo, settore tra i più penalizzati dalla pandemia, la situazione si aggrava di settimana in settimana. Soprattutto per alberghi e ristoratori, danneggiati pure dall’onda di incertezza che da mesi avvolge non solo gli italiani, ma tutta Europa.

Carola Vai

#italiaunicaqui - Una classe dirigente all’altezza del riscatto. E’ quello che si chiede da più parti in Italia perché il Covid19, oltre uccidere migliaia di persone, ha distrutto comparti professionali con milioni di addetti rimasti senza lavoro. Al primo posto il turismo. Il settore è stato fatto arretrare di 60 anni quando nel Dopoguerra si svelò come fenomeno domestico. L’industria turistica di enorme successo nel 2019 tanto da rappresentare il 13% del prodotto interno lordo, con un giro di affari di 87 miliardi di euro (44,3 miliardi di euro portati dagli stranieri) e 4,2 milioni di addetti impegnati in modo più o meno stabile, nel 2020 ha subito un calo delle spese in servizi turistici di 53 miliardi di euro. Perdite che hanno riguardato tutti i comparti: alberghi, ristoranti, pizzerie, impianti sciistici, terme, trasporti, musei, ecc. .

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui – Verbania, città sparsa sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, nata artificialmente nel 1939 dall'unione di più paesi (Intra, Pallanza, Suna e altri ancora), punta sul suo scenografico paesaggio per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022. Un triangolo di terra, protetto alle spalle dalla selvaggia Val Grande, costellato di ville signorili con rigogliosi giardini affacciati sul lago blu, da sempre punto di riferimento per turisti italiani e stranieri. In questo periodo dell’anno Verbania sembra essere andata in letargo. Tuttavia, questo è un territorio tradizionalmente sempre in fermento sin dall'inizio dell'Ottocento.

Dario Gedolaro

#italiaunicaqui - Enrico Salza, uno dei grandi vecchi di Torino, esce da un lungo silenzio e, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, traccia su “La Stampa” un profilo del futuro sindaco di Torino. Un profilo che il quotidiano sintetizza con la parola “glocal” (mentalità internazionale e radicamento locale). Articolo interessante, che soprattutto stride con la situazione attuale, in cui una sindaca governa con inesperienza e mano insicura una giunta ed una maggioranza impreparate al difficile compito di rilanciare la città, senza per altro che l’opposizione le abbia incalzate con sufficiente vigore.

Dario Gedolaro

Che Gino Strada sia un nostalgico del centralismo statalista non mi stupisce (nell’ Unione Sovietica si chiamava: “Centralismo democratico”). Ma nell’ articolo a sua firma comparso sul quotidiano La Stampa alcuni giorni fa dice una serie di sciocchezze (prima di lui dette anche dal "burocratame" romano) a proposito della gestione del sistema sanitario italiano, che suo dire dovrebbe tornare completamente nelle mani dello Stato. Primo: “la #pandemia ha messo in evidenza l'estrema fragilità del nostro sistema sanitario”. Sarà anche vero, ma questa fragilità non deriva tanto dal fatto che la Sanità sia gestita dalle #Regioni (per altro, ricordo a Strada, istituzioni democratiche pubbliche come lo Stato), ma soprattutto dai tagli alle spese imposti dallo Stato italiano.