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Author Archives: Carola Vai

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)  

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Difficile sintetizzare lo scoppio di una rivolta. Anche quando si vive il momento. Come mi è capitato in #Libano. E’ arrivata senza preavviso, come un uragano. Ha investito tutto il Paese: da #Beirut a #Sidone, da #Tiro a #Tripoli, da #Nabatiyeh a #Baalbek. Improvvisamente vie e piazze sono state occupate da migliaia di persone, strade bloccate ovunque. Fuoco, fumo nero proveniente da copertoni di gomma bruciati, spazzatura sparsa e incendiata in ogni luogo, distruzione . Giovani e giovanissimi che sfrecciavano in moto, molti a torso nudo, brandendo la bandiera libanese e usando clacson, fischi e musica per richiamare l’attenzione.

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Torino - Il presidente Giulio Biino, e tre donne: la direttrice, Maurizia Rebola e due assessori alla cultura: per la regione, Vittoria Poggio  e per il comune di Torino, Francesca Paola Leon. Sono loro che hanno aperto la conferenza stampa sulla stagione dei 3 Festival della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino compresi nel progetto “Contengo moltitudini” con oltre 200 appuntamenti e 250 ospiti.

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Ogni donna che fa politica sa di avere tra i suoi problemi quello dell’immagine che mostra in pubblico. Avviene ovunque, senza distinzione di ruolo. Capitava a Ilary Clinton,  al Primo Ministro della Gran Bretagna Margaret  Thatcher, e più recentemente alla collega Teresa May; succede a Angela Merkel e pure alla premiere dame di Francia, Brigitte Macron.  Pertanto non è un’eccezione la pesante ironia verso l’abito blu elettrico (a mio giudizio splendido) indossato dalla renziana neo Ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova per la cerimonia al Quirinale di giuramento del governo Conte bis. Critiche diventate un boomerang per l’autore, ed un successo per la “vittima” difesa da migliaia di messaggi di solidarietà da amici e nemici, colleghi di partito e dell’opposizione, e sconosciuti che nulla di lei sapevano ed oggi tanto sanno.

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C’è stato un tempo che al teatro #Ariston di #Sanremo(Imperia) , noto come tempio della musica a cominciare dal Festival della Canzone italiana, si celebrava il “Nobel’s Day”. Capitava 25 anni fa alla presenza di Nobel da tutto il mondo, compresi  Rita Levi-Montalcini e Renato Dulbecco. Una scelta, quella dell’Ariston, anche in onore di “Villa Nobel”, elegante edificio sanremese abitato dal 1891 al 10 dicembre 1896 dallo svedese Alfred Nobel, inventore della #dinamite, e, in questa storica Villa, del   #PremioNobel che non a caso si consegna il giorno della morte del suo ideatore: 10 dicembre.

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Scienziata, Premio Nobel, senatrice a vita, ma anche tenace viaggiatrice perché “i viaggi sono una scuola di vita e una fonte di energia fisica”. E’ quanto emerge dalle pagine della prima biografia completa “Rita Levi-Montalcini, una donna libera” (#Rubbettinoeditore), a firma Carola Vai e in vendita nelle librerie di tutta Italia. In molti punti delle 330 pagine del libro si scopre che Rita Levi-Montalcini affrontava i trasferimenti con la stessa determinazione usata nelle sue ricerche in laboratorio perché i viaggi per lei erano un pezzo indispensabile della esistenza. Ed ogni occasione era utile per visitare Paesi sconosciuti anche affrontando pesanti difficoltà.

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#Courmayeur(Ao) - Suggerimenti, critiche, osservazioni con “frecciate” che hanno strappato più di un applauso al pubblico: oltre 500 persone. E’ il duetto offerto da Giuseppe De Rita, presidente della Fondazione Censis e della Fondazione Courmayeur Mont Blanc e dall'economista Mario Deaglio su temi  che da tempo angosciano non solo gli italiani: lavoro, tecnologie, migranti, sicurezza, crescita, durante l’incontro «Dal governo del cambiamento ai cambiamenti da governare», organizzato dalla #FondazioneCourmayeurMontBlanc, sabato 17 agosto 2019, nella cittadina ai piedi del Monte Bianco.

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Courmayeur (Aosta) – Tra i vari nomi ipotizzati in queste ore per il nuovo governo dell’Italia c’è pure Marta Cartabia, vicepresidente della Corte Costituzionale dal novembre 2014, docente,  e giudice costituzionale dal 2011. Laurea in Giurisprudenza ottenuta con lode all'università di Milano, Cartabia è un’appassionata di diritto che ama spiegare anche attraverso la tragedia greca, come ha fatto parlando in una conferenza organizzata dalla #FondazioneCourmayeurMontBlanc nella valdostana  #Courmayeur ,  a fianco del vicepresidente emerito della Camera dei Deputati, Luciano Violante . A introdurre l’evento, davanti ad oltre trecento persone, Lodovico Passerin d’Entreves, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Courmayeur  Mont  Blanc.

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Negli ultimi 10 anni, molto si è fatto per il riconoscimento delle pari opportunità tra uomo e donna nei luoghi di lavoro. Ma molto resta da fare. E’ quanto emerso ai festeggiamenti per i 10 anni di #Minerva, network  delle donne dirigenti o quadri  iscritte a #Federmanager, tenuti nella Reggia di Venaria Reale, alle porte di #Torino, sotto il titolo indicativo “Direzione Futuro”. All’evento, organizzato  dal  Coordinamento  Nazionale Federmanager  Minerva e concluso dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ,Vincenzo #Spadafora, ha preso parte il vertice nazionale di Federmanager :  da Stefano #Cuzzilla Presidente, a Mario Cardoni,  Direttore generale, al vicepresidente, Eros Andronaco. Poi Elena #Vecchio, past president nazionale Minerva, Renata Tebaldi, coordinatrice Minerva nazionale, numerose altre personalità compreso l’assessore comunale al commercio di Torino, Alberto Sacco in rappresentanza della sindaca, Chiara Appendino , ed oltre 500 persone tra donne e uomini manager e ospiti vari, da tutta Italia.

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Grande attenzione con qualche frizione, applausi e consensi dai banchi della maggioranza e modesto tentativo di protesta da quelli della minoranza, alla seconda seduta del Consiglio Regionale del Piemonte tenuto nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris, via Alfieri, Torino. Il Presidente della Regione, Alberto Cirio (Forza Italia) in un lungo intervento ha tracciato le future linee guida della sua giunta, in gran parte ripetute in campagna elettorale, cercando di marcare in più punti la discontinuità con la precedente giunta del centrosinistra guidata da Sergio Chiamparino (pd).

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Ricordare Primo Levi  leggendo il suo capolavoro, “Se questo è un uomo”, al microfono del palco del teatro Flaiano ,a pochi metri da Piazza Argentina, Roma. Così, scrittori, letterati, docenti, giovani, persone di ogni età, si sono alternati in una lettura lunga ore, iniziata la sera di martedì due luglio davanti ad un pubblico attento. L’iniziativa nata dall’idea della giornalista Loretta #Cavaricci , e lanciata sui social, ha attirato un gran numero di persone.