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Author Archives: Carola Vai

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)  

Luna Bianca

 I gatti non aiutano solo a superare lo stress, ma spesso contribuiscono in modo determinante a conquistare la simpatia dei popoli, aumentare la popolarità di un leader, distrarre l’attenzione pubblica da gravi problemi. Per questo hanno un ruolo nella politica dei potenti di tutto il mondo. E’ quanto emerge nel libro della giornalista e scrittrice Carola Vai: “Gatti di Stato. Tra uso pubblico e passioni private”, (Rubbettino editore), 216 pagine, 16 euro, in vendita nelle librerie, sul sito dell’editore Rubbettino e altri siti dediti all’editoria.

Dario Gedolaro

 C’è uno spettro che si aggira nei saloni de La Stampa, quello di Giorgia Meloni. Uno spettro che sembra togliere il sonno (e un po’ di lucidità) al direttore Massimo Giannini. Ne è un esempio un suo prolisso e apocalittico editoriale di qualche giorno fa. Giannini inizia bacchettando l’elettorato italiano: “Non è ancora chiaro cosa in lei (cioè in Giorgia Meloni, ndr.) abbia trovato il Paese”, in questa “capatrena” (termine orribile che storpia, in ossequio al lessico politicamente corretto, il termine “capotreno”), “in questa underdog determinata a “stravolgere i pronostici”, forte della sua minorità culturale che si è fatta maggioranza politica”.

Dario Gedolaro

Con un discorso coraggioso  – basterebbe citare la frase: “Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l'underdog”, cioè il perdente – Giorgia Meloni ha avuto la fiducia da parte del Parlamento e raccolto consensi da buona parte dell’opinione pubblica. Ora bisognerà vedere che cosa concretamente farà il suo governo, comunque non si illuda: la faziosità e la litigiosità della politica italiana, retaggio di una storia secolare fatta di cento campanili e, all’ interno di essi, di divisioni settarie fra “bianchi” e “neri”, sarà un duro ostacolo al suo cammino e a quello della sua maggioranza di centro-destra (come è avvenuto negli anni scorsi anche per altre maggioranze). Se ne è già avuto qualche esempio in questi giorni e cito due casi: le polemiche sul termine “merito” e quelle sulla creazione di un Ministero della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità.

Carola Vai

Una piccola-grande donna con il pallino della politica, una straordinaria abilità nei rapporti sociali e nella comunicazione, affamata dal bisogno di essere sempre all’altezza della situazione per essere accettata soprattutto in un ambiente maschile. Così appare Giorgia Meloni prima donna a capo del governo nella storia d’Italia. Un evento storico suggellato oggi, domenica 22 ottobre 2022, dalla cerimonia del passaggio del ruolo da Mario Draghi, presidente uscente, a lei, nuovo presidente, con la consegna della campanella utilizzata dal capo del governo per aprire le riunioni del Consiglio dei Ministri.

Carola Vai

(Italiaunicaqui) – Spettacolare. Così si può definire il campanile del Duomo di Messina, l’attrattiva più famosa della città siciliana. Un’opera assolutamente da vedere. Del resto il campanile, alto 60 metri, custodisce il più grande orologio teatrante ed astronomico del mondo che ogni giorno, alle ore 12, richiama osservatori e turisti desiderosi di vedere il carosello delle figure dorate sulle note dell’Ave Maria di Schubert. Uno spettacolo di 12 minuti. Ma il campanile ospita anche 8 campane enormi impegnate nelle giornate festive in emozionanti concerti detti “suonate”.

Carola Vai

 (#Italiaunicaqui) – Giganteschi, enigmatici, bellissimi. Così si presentano i due Bronzi di Riace esposti in tutta la loro solennità su altrettante piattaforme antisismiche in marmo di Carrara in una enorme sala tutta bianca, con pavimento grigio, al pianterreno del Museo Nazionale Archeologico di Reggio, diretto da Carmelo Malacrino. L’edificio ideato dall’architetto Marcello Piacentini è visibile dal mare con l’entrata principale affacciata su corso Garibaldi. Per impedire di contaminare le due preziose statue da elementi nocivi, le persone prima di accedere nello “speciale caveau” vengono tutte sottoposte per qualche secondo, e a piccoli gruppi, ad una sorta di decontaminazione in atmosfera filtrata, in una piccola camera antecedente alla sala. Del resto, a mezzo secolo dal loro ritrovamento in fondo al mare, il problema principale dei due capolavori resta la loro salvaguardia.

Dario Gedolaro

Lasciamo perdere per un momento il teatrino della politica e domandiamoci: ma chi voleva veramente salvare il governo Draghi? L’impressione è che gli unici parlamentari aggrappati disperatamente alla barca dell’esecutivo di larghe intese fossero alla fine solo gli ex Movimento 5 Stelle di “Italia per il futuro” e per ragioni evidenti: la truppa di Luigi Di Maio e compagni avrà vita molto dura alle prossime elezioni, a meno che non si leghi mani e piedi al Pd.

Dario Gedolaro

L’ astensionismo a livelli record nei ballottaggi con un’affluenza, nei 59 Comuni interessati, che si è fermata poco sopra il 42%, contro il 54% del primo turno, e le divisioni nel centro destra salvano il Pd di Enrico Letta, il quale però a conti fatti si trova con meno sindaci di prima. E‘ un uomo fortunato il segretario del Partito Democratico, ma deve cambiare strategia se non vuole essere penalizzato dalla crisi del M5S. Eppure non sembra ancora avere un piano B e ribadisce: “Lavoro per riunire Conte e Di Maio”. Dopo una assai polemica scissione, è una frase un po’ ridicola.

Carola Vai

(#Italiaunicaqui) – Torino ha luoghi dove è sfilata la storia della città e dell’Italia. Uno dei più importanti è piazza San Carlo detta “il salotto della città sabauda” con al centro il monumento equestre chiamato in piemontese El Caval d’brons, il ‘cavallo di bronzo’, dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia nell’atto di riporre la spada nella guaina dopo la vittoria della battaglia di San Quintino, nel 1557. Ai piedi della statua realizzata dallo scultore Carlo Marocchetti nel 1838 e considerata una delle più importanti d’inizio Ottocento, sono passati personaggi politici, religiosi, sportivi, artistici di fama nazionale e internazionale, sono avvenuti fatti che hanno influito sul mondo lavorativo, sull’industria, sulla moda, sulla politica, sullo sport.