Pier Carlo Sommo
#italiaunicaqui - Tivoli, l’antica Tibur latina, è una cittadina ricca di monumenti e storia a poca distanza da Roma. Per la sua bellezza e importanza Virgilio nell’Eneide la chiamò Tibur Superbum. Durante l’impero romano fu un importante centro commerciale e residenziale, la bellezza dei luoghi fece sì che fosse sede di molte ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti. Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a Orazio, Cassio e Publio Quintilio Varo. Il più importante di questi insediamenti è rappresentato dalla villa dell’imperatore Adriano, del II secolo d.C., oggi importante parco archeologico. I resti della villa del nobile romano Manlio Vopisco sono incorporati in quello che oggi viene chiamato Parco Villa Gregoriana, che è un'area naturale di grande valore storico e paesaggistico gestita dal FAI, che lo ha recuperato nel 2005 dopo un lungo periodo di oblio e degrado.Dario Gedolaro
Chiara Appendino può appuntarsi al petto un’ altra “medaglia” : non è stata in grado di far insediare a Torino, la più in crisi fra le grandi città del Nord, la cosiddetta Gigafactory di Stellantis, cioè la fabbrica delle batterie per le auto elettriche. Ovviamente non è l’ unica colpevole per questo smacco, che può condividere con altri amministratori e politici regionali, ma la scelta di mettere a Termoli questo importante stabilimento penalizza la “sua” città e il primo azionista e presidente di questo grande gruppo automobilistico è il torinese Johan Elkann, con cui evidentemente non ha intrattenuto in questi anni proficui rapporti. Anzi, sarebbe meglio dire: con cui non ha intrattenuto alcun serio rapporto.Fiammetta Bonazzi
Da luglio a settembre, la grande musica d’autore sbarca sulle rive del Verbano e diventa il miglior pretesto per esplorare le isole, i parchi botanici, le ville e i sacri monti che fra Sette e Ottocento avevano sedotto i viaggiatori del Grand Tour, da Lord Byron a Goethe fino a Stendhal, che in una lettera a un amico annotava: “Se hai un cuore e una camicia, vendi la camicia e visita il Lago Maggiore”. Il romanziere globetrotter innamorato dell’Italia rimase incantato dall’atmosfera cangiante del Golfo Borromeo: un palcoscenico naturale punteggiato da piccoli borghi e chiese barocche, isole e vallate che mutano d’aspetto stagione dopo stagione. È in questa enclave del Piemonte orientale, a un’ora d’auto da Malpensa e dal Confine elvetico, che fra luglio e l’inizio di settembre tornano puntuali da sessant’anni le Settimane Musicali di Stresa - oggi Stresa Festival - evento di risonanza internazionale ideato nel lontano 1961 dall’avvocato e nobiluomo veneziano Italo Trentinaglia de Daverio, e che quest’estate, complice l’atteso allentamento delle misure restrittive, è di nuovo libero e itinerante.Pier Carlo Sommo
Il Rinascimento in Piemonte ha lasciato poche tracce, la sua valenza è spesso è schiacciata dal successivo preponderante barocco. Pensiamo alla severa, spoglia e un po’ solitaria, in una città barocca, presenza del Duomo di Torino, realizzata da Meo del Caprino da Settignano nel 1491. Una delle più interessanti testimonianze del Rinascimento in Piemonte si può ammirare a Palazzo Centoris a Vercelli. Tale presenza è dovuta al fatto che i Tizzoni e i Centoris (o Centori) erano tra le più antiche e potenti famiglie locali, entrambi di parte ghibellina. I Tizzoni erano parenti della famiglia torinese dei Della Rovere, a cui apparteneva il vescovo Domenico, che aveva introdotto il Rinascimento romano in Piemonte, con l'edificazione del Duomo di Torino. A Vercelli il Palazzo della famiglia Tizzoni è vicinissimo al Palazzo Centoris, forse ciò spiega perché varcando l'ingresso di palazzo Centoris, inserito in una sobria facciata ricostruita dai restauri si incontra un prezioso cortile di rappresentanza rinascimentale, inconsueto e pressoché unico in Piemonte.Dario Gedolaro
In questi giorni mi è capitano per le mani uno dei quei libri-strenna con carta patinata ed elegante veste tipografica, dal titolo: “Torino Metropoli d’ Europa”. Datato 1969, ospita, fra le altre, le firme di Guido Piovene, Carlo Casalegno, Marziano Bernardi, Mario Salvatorelli, Luigi Firpo, Leo Pestelli, Rinaldo De Benedetti. Vi si parla di una città “periferica in Italia e centrale in Europa”, che ha quindi necessità di avere collegamenti efficienti e rapporti stretti con l’ estero, di tutelare e favorire il proprio sviluppo industriale, di primeggiare in campo scientifico/universitario, senza trascurare la cura delle proprie bellezze architettoniche e naturali. Le conclusioni sono raccolte al fondo. Si afferma che la città presto “avrà cominciato a darsi un nuovo volto più razionale e armonico”, perché “ospiterà alla fine di questo secolo (cioè entro il 2000, ndr) 2 milioni e 100 mila abitanti”, ma non sarà una “pomposa Babilonia”, perché “già ora si intravedono i lineamenti di un nuovo ordine”.Pier Carlo Sommo
La cittadina di Rivoli, per un certo periodo del Medioevo, fu più importante della vicinissima Torino. Superato l’anno mille, dopo due secoli di possesso del Vescovo di Torino, Rivoli entrò a far parte del dominio dei Conti di Savoia. Amedeo VI Conte di Savoia (1334- 1383), detto il Conte Verde dal colore dell’abito scelto nel 1353 per cimentarsi in un torneo, fece del piccolo centro la capitale del suo regno dove dimoravano anche i membri della sua corte costruendo splendidi palazzi. Rivoli rimase sede della corte dei Savoia fino al 1563, quando Emanuele Filiberto trasferì a Torino la capitale del suo regno. Amedeo VI è sepolto nell’ Abbazia di Hautecombe in Savoia. Curiosamente di lui non è rimasta alcuna immagine. Di quel periodo di splendore rimane nella cittadina il palazzo conosciuto oggi come "Casa del Conte Verde" , rara testimonianza di quel tempo: simbolo e memoria della storia della città.Paola Claudia Scioli
Di Caterina, vissuta nella seconda metà del XV secolo e conosciuta come la “bastarda degli Sforza”, per essere nata dall’unione illegittima tra Galeazzo Maria Sforza e la sua amante Lucrezia Landriani, bellissima dama di corte, si è detto di tutto. Ma di lei due aspetti rimangono impressi nella memoria: la sua eleganza e la sua determinazione, o meglio la sua grinta. Caterina, educata dalla nonna paterna Bianca Maria Visconti nella cornice della raffinatissima corte sforzesca degli anni più gloriosi, circondata da artisti e letterati tra i migliori in Europa, che l’hanno resa raffinata, colta, gentile ed elegante, trascorre l’infanzia e la giovinezza tra Milano e le tenute signorili di Pavia. Bianca Maria e il padre, condottiero di indubbie capacità e munifico mecenate, le trasmettono la passione per la cultura, l’arte, la caccia, le armi, la politica e il gusto di governare, che l’accompagneranno per tutta la vita.Pier Carlo Sommo
Dronero è un piccolo comune del Piemonte vicino a Cuneo, situato in una posizione panoramica all'imbocco della Valle Maira. È conosciuto anche perché è il paese d’origine della famiglia di Giovanni Giolitti (1841 - 1928), detto "l'uomo di Dronero" avendo nella cittadina anche il centro del suo collegio elettorale. La cittadina oltre alla sua bellezza paesaggistica ospita il Museo Civico Luigi Mallé. Aperto nel 1995, è nato per volontà dello storico dell’arte Luigi Mallé che, alla morte, donò al comune la “casa di famiglia”, con tutto il suo contenuto, affinché fosse istituito un Museo a suo nome. Mallè è personaggio ben conosciuto agli studiosi d'arte, è stato un importante protagonista della vita culturale e artistica italiana tra gli anni 50 e 70 del secolo passato.
Pier Carlo Sommo
Torino, tra le eredità di essere stata capitale ha quella di essere una città costellata di monumenti, un centinaio immortala e rende omaggio a eventi storici, corpi dell’esercito, generali, re, politici, scienziati, santi. Per non parlare delle innumerevoli lapidi e bassorilievi sparse su case e palazzi. Nel complesso costituiscono una vera e propria lezione di storia patria, sparsa per le strade e giardini della città. Tra le tante testimonianze non molte sono quelle dedicate alle glorie sportive. Di certo il più grande e interessante omaggio ad un personaggio dello sport è il monumento dedicato all’alessandrino Fausto Coppi (1919 - 1960), il “campionissimo” del ciclismo, gloria dell’Italia e del Piemonte sportivo.Pier Carlo Sommo
Sono iniziate le vaccinazioni di massa per le isole minori. La ragione addotta per la priorità è quella di rispondere a un'esigenza di sicurezza sanitaria, ma la principale motivazione è perché la Grecia, con le vaccinazioni nelle sue isole, per renderle covid free, aiuterebbe i flussi turistici in entrata per la prossima stagione estiva. Motivazione abbastanza logica, considerata l’importanza del mercato turistico per l’Italia. Ma allora perché non sono state prese in considerazione le località turistiche alpine? Sono anche loro “isole” tra i monti, con difficoltà di collegamenti, e portano anche loro un flusso turistico straniero molto elevato in estate e inverno. Inoltre il numero di abitanti è basso come nelle isole. Per fare qualche esempio Sestrieres (TO) ha circa 950 abitanti, Bardonecchia (TO) 3000, Courmayeur (AO) 2700, La Thuile 850, Valtournanche - Breuil 2200 e così via. Località dove quindi gli abitanti potrebbero essere tutti vaccinati nel giro di pochi giorni. Se si provvede entro maggio e si effettua tra 30 giorni il richiamo, per luglio/agosto, mesi di picco per le vacanza montane, avremo anche le località turistiche valligiane covid free.