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Carola Vai

(Italiaunicaqui) – Spettacolare. Così si può definire il campanile del Duomo di Messina, l’attrattiva più famosa della città siciliana. Un’opera assolutamente da vedere. Del resto il campanile, alto 60 metri, custodisce il più grande orologio teatrante ed astronomico del mondo che ogni giorno, alle ore 12, richiama osservatori e turisti desiderosi di vedere il carosello delle figure dorate sulle note dell’Ave Maria di Schubert. Uno spettacolo di 12 minuti. Ma il campanile ospita anche 8 campane enormi impegnate nelle giornate festive in emozionanti concerti detti “suonate”.

Carola Vai

 (#Italiaunicaqui) – Giganteschi, enigmatici, bellissimi. Così si presentano i due Bronzi di Riace esposti in tutta la loro solennità su altrettante piattaforme antisismiche in marmo di Carrara in una enorme sala tutta bianca, con pavimento grigio, al pianterreno del Museo Nazionale Archeologico di Reggio, diretto da Carmelo Malacrino. L’edificio ideato dall’architetto Marcello Piacentini è visibile dal mare con l’entrata principale affacciata su corso Garibaldi. Per impedire di contaminare le due preziose statue da elementi nocivi, le persone prima di accedere nello “speciale caveau” vengono tutte sottoposte per qualche secondo, e a piccoli gruppi, ad una sorta di decontaminazione in atmosfera filtrata, in una piccola camera antecedente alla sala. Del resto, a mezzo secolo dal loro ritrovamento in fondo al mare, il problema principale dei due capolavori resta la loro salvaguardia.

Dario Gedolaro

Si ha un bel dire non alziamo i toni in questa campagna elettorale, come ha auspicato il Presidente della Repubblica, poi si leggono certi articoli e si rimane basiti. Hanno iniziato i grandi mass media con la fake news che la crisi provocata dal centro destra era stata eterodiretta dalla Russia. Poi è scesa in campo pesantemente la stampa di estrema sinistra con il grido: “Attenzione al pericolo fascista!”.

Pier Carlo Sommo

Chi ha frequentato per lavoro i russi non si stupisce delle carenze organizzative della Russia e dei comportamenti assurdi di Putin e dei suoi dirigenti. Personalmente ho frequentato per oltre un decennio, per ragioni di lavoro, dirigenti e politici allora sovietici. Dal 1986 al 1999 alla Provincia di Torino mi sono occupato delle relazioni internazionali dell’Ente, rapporti tra cui vi era la sovietica Volgograd, (ex Stalingrado), con la quale la provincia è gemellata e avrebbe pertanto dovuto intrattenere rapporti culturali e commerciali

Dario Gedolaro

Lasciamo perdere per un momento il teatrino della politica e domandiamoci: ma chi voleva veramente salvare il governo Draghi? L’impressione è che gli unici parlamentari aggrappati disperatamente alla barca dell’esecutivo di larghe intese fossero alla fine solo gli ex Movimento 5 Stelle di “Italia per il futuro” e per ragioni evidenti: la truppa di Luigi Di Maio e compagni avrà vita molto dura alle prossime elezioni, a meno che non si leghi mani e piedi al Pd.

Pier Carlo Sommo*

Presentazione ufficiale dell’Azienda Sanitaria Zero, struttura istituita con una legge regionale che avrebbe come obiettivo l’efficientamento del Sistema sanitario regionale. L’intenzione, secondo Alberto Cirio,  Presidente della Regione, che ha aperto l’incontro, il 18 luglio 2022, presso l’Aula Multimediale della Regione Piemonte a Torino , è  “dotare il Piemonte di una centrale operativa per la gestione e il controllo della spesa e dei servizi sanitari a valenza regionale”, a suo parere scelta "rivoluzionaria" del sistema sanitario piemontese. 

Pier Carlo Sommo

Dopo un biennio di sosta la sala espositiva di Casa de Rodis a Domodossola, centro di quasi 18.000 abitanti nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, riapre con la mostra della Collezione Poscio: "Tra Ottocento vigezzino e arte contemporanea. Paesaggio, ritratto, natura morta".  L'esposizione, inaugurata il 2 luglio,  a cura di Giorgio Caione, mette in dialogo artisti contemporanei di livello internazionale con i maestri ottocenteschi dell'arte vigezzina: Alfredo Belcastro, Camillo Besana, Stefano Biotti, Enrico Cavalli, Giovanni Battista Ciolina, Carlo Fornara, Lorenzo Peretti Junior, Gian Maria Rastellini, Giacomo Rossetti.

Dario Gedolaro

L’ astensionismo a livelli record nei ballottaggi con un’affluenza, nei 59 Comuni interessati, che si è fermata poco sopra il 42%, contro il 54% del primo turno, e le divisioni nel centro destra salvano il Pd di Enrico Letta, il quale però a conti fatti si trova con meno sindaci di prima. E‘ un uomo fortunato il segretario del Partito Democratico, ma deve cambiare strategia se non vuole essere penalizzato dalla crisi del M5S. Eppure non sembra ancora avere un piano B e ribadisce: “Lavoro per riunire Conte e Di Maio”. Dopo una assai polemica scissione, è una frase un po’ ridicola.

Carola Vai

(#Italiaunicaqui) – Torino ha luoghi dove è sfilata la storia della città e dell’Italia. Uno dei più importanti è piazza San Carlo detta “il salotto della città sabauda” con al centro il monumento equestre chiamato in piemontese El Caval d’brons, il ‘cavallo di bronzo’, dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia nell’atto di riporre la spada nella guaina dopo la vittoria della battaglia di San Quintino, nel 1557. Ai piedi della statua realizzata dallo scultore Carlo Marocchetti nel 1838 e considerata una delle più importanti d’inizio Ottocento, sono passati personaggi politici, religiosi, sportivi, artistici di fama nazionale e internazionale, sono avvenuti fatti che hanno influito sul mondo lavorativo, sull’industria, sulla moda, sulla politica, sullo sport.

Ineffabile Enrico Letta. Dopo le elezioni-disastro per il M5S, la sua prima dichiarazione è: “Andiamo avanti col campo largo con il M5S e tiriamo dentro anche Calenda e Renzi”. Frase che lascia stupefatti, visto che Calenda e Renzi, ringalluzziti dal discreto risultato colto alle ultime amministrative (anche grazie a furbi apparentamenti con liste civiche), hanno ribadito all’unisono: “Con il M5S mai. Piuttosto Letta faccia una scelta di campo, molli i grillini e venga con il centro riformista”.