Carola Vai
Venezia celebra 1600 anni di storia guardando al futuro. Uno sguardo suddiviso tra il rinchiudersi in se stessa per difendersi dagli effetti negativi di future invasioni turistiche, e il lasciare “libere e aperte le porte” a tutti per incentivare l’economia quando il dramma del Covid sarà superato. Scelta non facile per una delle città più ammirate e amate al mondo per la sua storia, originalità, bellezza, ma anche per a sua fragilità. Poco importa se da secoli la data della sua fondazione, 25 marzo 421, è messa in discussione. Venezia è un museo all’aria aperta, patrimonio non solo dei veneti, ma di tutti gli italiani.Dario Gedolaro
Una vergogna. Il centenario della nascita di Giovanni Agnelli, l’ Avvocato, è passato finora senza una dichiarazione ufficiale, un’ iniziativa da parte di chi amministra la città, in primis il nostro sindaco (o sindaca che dir si voglia), Chiara Appendino. Si trova solo un breve hashtag del Comune e niente più. Chi ci amministra dovrebbe custodire anche la memoria di tutti, quella che fa da cemento all'identità collettiva di un popolo, di un territorio, ma così evidentemente non è e si vede. C’è stato, come si dice con una frase un po’ abusata, un silenzio assordante, che non si giustifica nemmeno con le difficoltà create dal Covid.Carola Vai
Il ministro della cultura al quale è stata rivolta una petizione, e il governo Draghi, riusciranno a occuparsi della villa appartenuta a Giovanni Giolitti e sita a Cavour (Torino) prima che sia svenduta? L’immobile frequentato dallo Statista nei mesi estivi è stato messo in vendita sul sito internet della filiale italiana di Sotheby’s International Realty. Prezzo base: 680 mila euro, mobilio e parco compresi. La residenza meriterebbe di essere salvaguardata perché teatro di un pezzo di storia dell’Italia, anche se Giolitti preferì risiedere con moglie e figli nella più soleggiata e secolare Villa Plochiù, pure questa nel cuore di Cavour, dove morì il 17 luglio 1928.Carola Vai
Su Giovanni Agnelli, morto a Torino il 24 gennaio 2003 dopo aver girato tutto il mondo, si sa molto. Anche se lui non ha mai amato parlare del proprio privato. Così, in occasione del centenario della sua nascita avvenuta il 12 marzo 1921, ho scelto di ricordare la sua passione più indistruttibile: quella per i suoi cani. Lui stesso a margine di una conferenza stampa poco prima di essere colpito dal cancro che l’avrebbe ucciso, ad una domanda sui quattro zampe riportata nel mio libro "In politica se vuoi un amico comprati un cane - gli animali dei potenti" (Daniela Piazza editore) rispose: “i cani sono una compagnia insostituibile. Chi sa ascoltare, amare, sopportare come loro? Ogni esemplare merita il massimo rispetto, fatto che avviene raramente”.Carola Vai
Le donne sono intelligenti come gli uomini. E’ il titolo di un capitolo del mio libro “Rita Levi-Montalcini, una donna libera” (Rubbettino editore), che riflette il pensiero della scienziata. Interpellata sul significato dell’8 marzo Rita, ancora unica italiana Premio Nobel per la medicina, osservò: “è una cerimonia che sembra fuori tempo. Sono invece convinta che debba continuare perché stimola l’attenzione sulle donne che è sempre un po’ al di sotto di quella necessaria”.Carola Vai
Personalmente non ho mai creduto all’introduzione per legge delle quote rosa per aiutare le donne a conquistare posizioni apicali . La soluzione per frenare la disuguaglianza di genere può solo venire da provvedimenti governativi . Una convinzione, la mia, non sempre condivisa. Ma con il premier Mario Draghi, forse, si possono auspicare cambiamenti. Lui stesso nel suo primo intervento in Senato ha detto: “Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge: richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi. Intendiamo lavorare in questo senso”.Dario Gedolaro
“Armata brancaleone”, “Subgoverno dei peggiori”. La lista dei 39 sottosegretari e viceministri del governo Draghi non ha fatto in tempo ad uscire che ha suscitato perplessità e battute ironiche. Simili a quelle dopo la diffusione della lista dei ministri “politici”. Pur facendo la doverosa tara, visto che in Italia si fa polemica su tutto e su tutti, non si può proprio dire che ci si possa entusiasmare. Si è utilizzato a piene mani il famoso “manuale Cencelli”, dando ai partiti praticamente mano libera nell’ indicare i nomi. Per il Piemonte e per Torino, poi, se non è una nuova Caporetto poco ci manca. Sparuta la presenza numerica: un ministro di scarso peso – Fabiana Dadone, alle Politiche giovanili – e solo due sottosegretari, un esponente un po’ stagionato di Forza Italia, il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin , e una giovane sprovveduta “leonessa” del Movimento 5 Stelle, la viceministra all’ Economia Laura Castelli.Dario Gedolaro
Sono tornati all’onore delle cronache il Lingotto e il Palazzo del Lavoro di Torino . Due giganti che possono essere presi a simbolo di una certa incapacità della classe politica torinese a progettare il futuro: in crisi, il primo, da anni in stato di abbandono il secondo. Ma ora si riparla di un loro rilancio.Carola Vai
L’Italia, con Mario Draghi premier, è tornata ad avere fisicamente una first lady, assente da quattro anni. E’ la consorte, Maria Serena Cappello, chiamata affettuosamente Serenella. Donna di origini venete, e nobili natali per via della discendenza da Bianca Cappello, moglie del Granduca di Toscana, Francesco de’Medici . La signora Draghi, sobria eleganza, come il marito in pubblico preferisce il silenzio quasi sempre ingentilito da un lieve sorriso. Abituata da almeno vent’anni ad essere catapultata al centro dell’attenzione da un uomo che ha fatto della conquista dei massimi vertici un traguardo, prima in Banca d’Italia nel ruolo di governatore, poi alla Banca Centrale Europea (Bce)come presidente, la nuova first lady trasmette a chi la osserva sicurezza e simpatia mescolata ad una sorta di soggezione che frena domande indiscrete anche da parte dei giornalisti più audaci. Per sapere come la nuova first lady affronterà pubblicamente sia a livello nazionale che internazionale il nuovo ruolo bisognerà forse aspettare il vertice di capi di Stato e di governo del G20 a presidenza italiana previsto i prossimi 30 e 31 ottobre.Paola Claudia Scioli
#ITALIAUNICAQUI - In un momento in cui ancora il turismo stenta a ripartire a causa della pandemia che non ci lascia in pace, le case-museo, diventate una realtà molto diffusa in Italia negli ultimi anni, potrebbero essere le prime a riaprire in sicurezza. Per ora sono per lo più visitabili all'esterno o in alcuni casi all'interno solo in settimana. Piccole strutture, in genere circondate da spettacolari giardini, ben si presterebbero in realtà per accogliere pochi turisti per volta facendo scoprire realtà culturali poco conosciute ai più e spesso dietro l'angolo di casa propria. Sono disseminate in tutte le regioni con caratteristiche, forme, dimensioni, storie differenti: dai palazzi reali alle ville nobiliari, dalle residenze dei collezionisti alle case degli artisti, dagli appartamenti cittadini alle abitazioni rurali. In tutte passa la voce narrante di chi le ha volute, acquistate, abitate, costruite.