Pier Carlo Sommo
I Palazzi di Torino portano di regola il nome delle nobili famiglie che li costruirono o acquisirono. L’eccezione è il palazzo oggi chiamato Campana, che sorge in via Carlo Alberto 10 sull’angolo della omonima piazza, dove ha sede la Biblioteca Nazionale.Dario Gedolaro
C’era una battuta che girava nei primi anni Venti quando il fascismo prese il potere grazie al voto degli italiani: “Almeno così i treni arriveranno in orario”. Era la manifestazione di un forte disagio per i disordini, le violenze, l’intolleranza e gli scioperi che avevano tormentato gli anni precedenti. Il Partito Socialista di allora aveva imboccato, sciaguratamente, una linea massimalista, dichiarando di voler instaurare in Italia, come era avvenuto nell’Unione Sovietica, la dittatura del proletariato. I suoi militanti avevano intrapreso azioni conseguenti, con scioperi, l’occupazione armata delle fabbriche, minacce e intimidazioni nelle campagne anche nei confronti dei piccoli proprietari e dei mezzadri. Mussolini aveva preso la palla al balzo ed aveva sfruttato quel disagio. Gli scontri fra socialisti e fascisti avevano provocato morti e feriti da entrambe le parti. Scurati nel suo libro “M” cita un episodio accaduto durante un dibattito parlamentare Poco prima di essere ucciso dalle squadre fasciste nel giugno del 1924, l’on Giacomo Matteotti, del Partito Socialista, fa un discorso per stigmatizzare le violenze delle camicie nere nelle campagne emiliane contro i contadini delle cooperative “rosse”. Un deputato del Partito Popolare gli risponde che condivide la condanna delle violenze, ma che avrebbe voluto sentire dall’On. Matteotti un’analoga condanna quando le violenze e i soprusi li avevano subiti, da parte dei “rossi”, agricoltori delle cooperative “bianche”, esponenti del Partito Popolare e del clero.Dario Gedolaro
Quando analizziamo i risultati delle elezioni in Gran Bretagna e in Francia non possiamo prescindere dal considerare gli effetti che potremmo definire paradossali dei sistemi elettorali di quei due Paesi.Carola Vai
Torino è la città dei musei straordinari e unici. Basta citare i più famosi a livello internazionale: il museo Egizio, quello del Cinema, il museo dell’automobile, quello della Santa Sindone. Ed ora il Museo del Cioccolato e del Gianduja, chiamato Choco Story Torino, il primo d’Italia. La struttura è ospitata negli ex laboratori sotterranei della pasticceria Pfatisch sotto i portici di via Sacchi 38, a pochi metri dalla stazione ferrovia di Porta Nuova. Pfatisch nata oltre cento anni fa, nel 1915, ha conservato, ed ora espone, i macchinari originali di fine '800. Il Museo, è un misto di tradizione, storia, industria, tecnologia, e pure di eleganza, come rivelano le tazze per bere la cioccolata in carrozza senza rovesciarla, e quelle per non sporcarsi i baffi.Palatino
Domenica 16 giugno si è aperta presso il Forte di Gavi (AL) la mostra “Introspezioni inverse, Fukushi Ito e Maya Zignone.”Carola Vai
La moda è cultura, è business, è diplomazia. Sempre più donne ai vertici della politica, o first lady, sono consapevoli di rafforzare o indebolire con il loro abbigliamento, che mai può essere casuale, il ruolo di un settore produttivo e di immagine importante per ogni nazione. Logico parlare di moda attraverso gli abiti indossati dai potenti del Pianeta in occasione del G7 tenuto a Borgo Egnazia, in Puglia, quando, come ha sottolineato la Premier Giorgia Meloni “l’Italia è stata al centro del mondo e gli occhi del mondo sono stati puntati sull’Italia”.Dario Gedolaro
C’è un brutto clima dopo le elezioni europee. Il successo delle forze politiche di destra, in particolare in Francia e in Germania, e del centro-destra in Italia ha creato allarme rosso negli ambienti della sinistra. Ciò che è accaduto in Francia e Germania lo si è definito “onda nera”, mettendo addirittura sotto accusa la volontà espressa dagli elettori, che vengono considerati una sorta di “popolo bue” (ma non domandandosi perché questo sia accaduto).Dario Gedolaro
Quali riflessioni si possono fare sui risultati dell’ultima tornata elettorale per le europee? Innanzi tutto che non si può proprio dire che l’Europa scaldi i cuori degli italiani: alle elezioni per il Parlamento europeo ha votato meno di un avente diritto su due, e cioè il 49,69%. Si è toccato il minimo storico, con un calo di ben 6,5 punti percentuali rispetto alla già non esaltante percentuale delle precedenti elezioni (56,09%).Carola Vai
Ci sono stilisti italiani che fanno realizzare i loro prodotti in Oriente, India e Cina soprattutto, e poi li vendono in Occidente, Italia compresa; altri che invece creano e producono in Italia raffinati modelli studiati per soddisfare il ricco mercato orientale appassionato dello stile made in Italy. Tra questi ultimi spicca la maison Carlo Pignatelli specializzata in eleganti abiti da sposa e da cerimonia per uomo e donna. Uomo geniale Carlo Pignatelli, sempre in controtendenza eppure all’avanguardia come è emerso anche dalla festa-spettacolo organizzata nei saloni della Reggia di Venaria alle porte di Torino, in una tranquilla serata di maggio. Presenti all’evento circa 500 persone invitate per celebrare sogni vissuti e sogni ancora da coronare. Ed anche per brindare al nuovo assetto societario comunicato il 9 maggio 2024 che ha segnato una svolta per l’azienda con la cessione della quota di maggioranza alla holding operativa Gd, degli imprenditori torinesi Francesco Gianfala e Riccardo di Battista e la nomina di Alessandro Rossi a nuovo amministratore delegato del marchio.Carola Vai
Più grande di sempre, più frequentato di sempre, più chiacchierato di sempre. E’ l’obiettivo del Salone internazionale del Libro di Torino 2024, alla 36esima edizione, in calendario da giovedì 9 a lunedì 13 maggio al Lingotto Fiere, e guidato per la prima volta da una donna: Annalena Benini. Dedicato alla “Vita immaginaria”, da un volume di Natalia Ginzburg, la kermesse esibisce cifre al top per convincere di essere “il migliore di sempre”.