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Category Archives: LIFESTYLE

Dario Gedolaro

Giuseppe Conte è furbo, la sua professione, quella di avvocato civilista, lo rende sgusciante, camaleontico. Un colpo al cerchio e uno alla botte per ottenere alla fine quello che vuole. E, nel caso specifico, sfilare a Grillo la leadership del Movimento 5 Stelle, che, però, conserverebbe poco o nulla delle sue origini demagogico/populiste. Insomma, a lui sembra calzare a pennello la battuta dell’Avvocato Gianni Agnelli, che aveva definito un leader politico italiano dall’ eloquio poco comprensibile e cavilloso: “Intellettuale tipico della Magna Grecia”. Forse però Conte non ha fatto i conti (mi si scusi il gioco di parole) con la grossolana furbizia di un tipico prodotto della seconda repubblica, il comico Beppe Grillo: “Sono il garante, non un coglione”, ha elegantemente affermato per respingere l’affondo dell’avvocato Giuseppi.

Paola Claudia Scioli

#italiaunicaqui - Siamo nel Canavese, non molto distante da Torino. Pochi chilometri separano l'uscita di Albiano, sulla diramazione Ivrea-Santhià dell'A5, da Caravino, borgo di un migliaio di anime dominato dal Castello di Masino, con il suo giardino labirinto, adagiato in cima alla collina affacciata sulla barriera morenica della Serra di Ivrea. Una posizione strategica ambita sin dall’antichità, oggi anche scenario e set di raffinate sfilate di moda.  La prima fortezza fu costruita nel 1070 dalla famiglia Valperga di Masino, casata piemontese imparentata, si dice, con Arduino re d'Italia. I Valperga ne mantennero la proprietà, e ci vissero, fino al 1988 quando, dopo la morte della marchesa Vittoria, ultima erede, la dimora fu acquistata dal FAI, che l’ha restaurata e aperta al pubblico. 

Paola Claudia Scioli

In Italia, in famiglia, soprattutto al mare e se possibile per due settimane. Sono i dati principali di un sondaggio realizzato dagli organizzatori del Salone del Camper di Parma, che hanno intervistato più di 5000 persone tra i visitatori dell’ultima edizione della seconda fiera di settore più importante in Europa dopo quella di Düsseldorf (Germania).

Carola Vai

Api, fiori, miele sono un trio molto importante nel mondo della cosmetica e della profumeria che trova ispirazione e principi attivi nella natura. Ma la vita delle api è a rischio in tutto il mondo a causa di inquinamento, pesticidi, malattie, parassiti. Proprio per attirare l’attenzione sul pericolo estinzione delle “sentinelle dell’ambiente” l’Onu ha indetto, il 20 maggio scorso, la “giornata mondiale delle Api”. L’evento ha convinto l’azienda Guerlain a creare iniziative in appoggio allo sforzo dell’Onu. Tra queste il Bee Garden, una sorta di “spettacolo di fiori” allestito nella Sinatra Galerie de Beauté, una delle più note catene di profumerie italiane, aperta in piazza San Carlo, nel cuore di Torino.

Dario Gedolaro

Chiara Appendino sa mostrare i muscoli e lo ha dimostrato nel suo intervento con tanto di fascia tricolore (uso un po’ improprio, ma pazienza) alla manifestazione indetta in piazza Castello dalle associazioni favorevoli al ddl Zan sull’omotransbifobia (mi scuso per il termine, non è una parolaccia, ma quello che viene usato per questo provvedimento). Ebbene, dal palco Appendino si è scatenata: “Sono qui con la fascia tricolore perché la città in tutte le sue parti ha già deciso da che parte stare… la strada è questa, non un passo indietro, non un passo indietro. Se ne facciano una ragione (sottointeso, credo, i contrari, ndr.), perché chi sbaglia sono loro… Se qualcuno sta lottando per questi diritti, è perché qualcuno ha un privilegio (chi? quale? Ndr.) …”.

Fiammetta Bonazzi

Da luglio a settembre, la grande musica d’autore sbarca sulle rive del Verbano e diventa il miglior pretesto per esplorare le isole, i parchi botanici, le ville e i sacri monti che fra Sette e Ottocento avevano sedotto i viaggiatori del Grand Tour, da Lord Byron a Goethe fino a Stendhal, che in una lettera a un amico annotava: “Se hai un cuore e una camicia, vendi la camicia e visita il Lago Maggiore”. Il romanziere globetrotter innamorato dell’Italia rimase incantato dall’atmosfera cangiante del Golfo Borromeo: un palcoscenico naturale punteggiato da piccoli borghi e chiese barocche, isole e vallate che mutano d’aspetto stagione dopo stagione. È in questa enclave del Piemonte orientale, a un’ora d’auto da Malpensa e dal Confine elvetico, che fra luglio e l’inizio di settembre tornano puntuali da sessant’anni le Settimane Musicali di Stresa - oggi Stresa Festival - evento di risonanza internazionale ideato nel lontano 1961 dall’avvocato e nobiluomo veneziano Italo Trentinaglia de Daverio, e che quest’estate, complice l’atteso allentamento delle misure restrittive, è di nuovo libero e itinerante.

Pier Carlo Sommo

 Il Rinascimento in Piemonte ha lasciato poche tracce, la sua valenza è spesso è schiacciata dal successivo preponderante barocco.  Pensiamo alla severa, spoglia e un po’ solitaria, in una città barocca, presenza del  Duomo di Torino, realizzata da Meo del Caprino da Settignano nel 1491. Una delle più interessanti testimonianze del Rinascimento in Piemonte si può ammirare a Palazzo Centoris a Vercelli. Tale presenza è dovuta al fatto che i Tizzoni e i Centoris (o Centori) erano tra le più antiche e potenti famiglie locali, entrambi di parte ghibellina. I Tizzoni erano parenti della famiglia torinese dei Della Rovere, a cui apparteneva il vescovo Domenico, che aveva introdotto il Rinascimento romano in Piemonte, con l'edificazione del Duomo di Torino. A Vercelli il Palazzo della famiglia Tizzoni è vicinissimo al Palazzo Centoris, forse ciò spiega perché varcando l'ingresso di palazzo Centoris, inserito in una sobria facciata ricostruita dai restauri si incontra un prezioso cortile di rappresentanza rinascimentale, inconsueto e pressoché unico in Piemonte.

Dario Gedolaro

 In questi giorni mi è capitano per le mani uno dei quei libri-strenna con carta patinata ed elegante veste tipografica, dal titolo: “Torino Metropoli d’ Europa”.  Datato 1969, ospita, fra le altre, le firme di Guido Piovene, Carlo Casalegno, Marziano Bernardi, Mario Salvatorelli, Luigi Firpo, Leo Pestelli, Rinaldo De Benedetti. Vi si parla di una città “periferica in Italia e centrale in Europa”, che ha quindi necessità di avere collegamenti efficienti e rapporti stretti con l’ estero, di tutelare e favorire il proprio sviluppo industriale, di primeggiare in campo scientifico/universitario, senza trascurare la cura delle proprie bellezze architettoniche e naturali. Le conclusioni sono raccolte al fondo. Si afferma che la città presto “avrà cominciato a darsi un nuovo volto più razionale e armonico”, perché “ospiterà alla fine di questo secolo (cioè entro il 2000, ndr) 2 milioni e 100 mila abitanti”, ma non sarà una “pomposa Babilonia”, perché “già ora si intravedono i lineamenti di un nuovo ordine”.

Dario Gedolaro

Il panorama delle prossime elezioni amministrative di Torino si sta delineando. Nel Pd ci sono 4 candidati a sindaco, l’estrema sinistra ne presenta uno, nel centrodestra appare scontato (anche se non ancora ufficializzato) l’ appoggio al “civico” Paolo Damilano. Di donne nemmeno l’ ombra, a dimostrazione che a sinistra  spesso agli slogan “politicamente corretti” per ingraziarsi l ‘elettorato femminile non seguono i fatti (a Roma è accaduto lo stesso).

Pier Carlo Sommo

La cittadina di Rivoli, per un certo periodo del Medioevo, fu più importante della vicinissima Torino. Superato l’anno mille,  dopo due secoli di possesso del Vescovo di Torino, Rivoli entrò a far parte del dominio dei Conti di Savoia. Amedeo VI Conte di Savoia (1334- 1383), detto il Conte Verde dal colore dell’abito scelto nel 1353 per cimentarsi in un torneo, fece del piccolo centro la capitale del suo regno dove dimoravano anche i membri della sua corte costruendo splendidi palazzi. Rivoli rimase sede della corte dei Savoia fino al 1563, quando Emanuele Filiberto trasferì a Torino la capitale del suo regno. Amedeo VI è sepolto nell’ Abbazia di Hautecombe in Savoia. Curiosamente di lui non è rimasta alcuna immagine.  Di quel periodo di splendore rimane nella cittadina il palazzo conosciuto oggi come "Casa del Conte Verde" , rara testimonianza di quel tempo: simbolo e memoria della storia della città.