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Category Archives: VIAGGI

Pier Carlo Sommo

Federica Brignone, stella mondiale dello sci, il 14  marzo ha trionfato al SuperG femminile di La Thuile (Valle d'Aosta). Ai punti è già vincitrice della Coppa del Mondo. E' la seconda volta conquista che tale trofeo. Un record mondiale femminile per l'Italia. Ma parliamo un po’ del “teatro” bianco del trionfo di Federica: la pista n. 3 “Franco Berthod”.

Viola Cora

“Proprio quando non c’è alcuna linea all’orizzonte, stare uniti è un modo per non perdersi. E non perdersi d’animo, mai”. E’ il suggerimento lanciato dalla quarta di copertina dell’ultimo libro del giornalista cuneese Fabrizio Brignone, classe 1974. Il volume, intitolato “Nella foresta della nebbia” (edizioni Il Ciliegio) narra in modo coinvolgente il faticoso viaggio di due ragazzi - che poi diventano tre – attraverso la foresta (metafora della società) dove vivono, affrontando una fitta nebbia (metafora dell’inquinamento). Romanzo di formazione per giovanissimi, in realtà stimolante anche per gli adulti, che fa venire alla mente Emilio, opera dello scrittore francese Jacques Rousseau, dove si sottolinea l’importanza dell’educazione.

Carola Vai

Storia, arte, eleganza, modernità. Sono le caratteristiche del Bettoja hotel Mediterraneo, affacciato su via Cavour, a pochi metri dalla stazione Termini, nel cuore di Roma. Da anni sono cliente della struttura ed ogni volta, appena entrata nel salone di ingresso, ho la piacevole sensazione di fare un tuffo negli Anni ’30. L’albergo è un’opera d’arte totale, tutto concepito e realizzato in stile Art Deco’, firmato dall’architetto Mario Loreti, e proprietà, insieme agli altri due hotels della zona, ossia il Massimo D’Azeglio e l’Atlantico, della famiglia Bettoja oggi arrivata alla quinta generazione, come mi ricorda il presidente, Maurizio Bettoja. Il palazzo vincolato dai Beni Culturali da novembre 2019 è stato spesso scelto da registi di tutto il mondo come set dei loro film. 

Carola Vai

E’ il monumento equestre più fotografato d’Italia dai turisti. Torino lo sa bene, tanto da considerarlo un emblema civico, forse storicamente più celebre della Mole Antonelliana.E’ il “cavallo di bronzo”, detto “Caval’d brons”, svettante nella centralissima piazza San Carlo e dedicato al duca Emanuele Filiberto di Savoia autore, nel 1563, del trasferimento della capitale del ducato da Chambery a Torino indicando in questo modo “italiani” gli interessi della dinastia.

Carola Vai

Dalle immagini per il telegiornale scientifico Leonardo della Rai, a quelle della guerra in Ucraina, poi delle elezioni in India, ancora della guerra, ma in Israele, della situazione femminile in Iran, delle bombe in Libano, fino alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Sono alcuni dei principali servizi del reporter piemontese, Ivo Bonato, un vero artista della telecamera, capace di filmare momenti fugaci con la stessa chiarezza usata per quelli fissati con precisione.

Pier Carlo Sommo

Torino potrebbe essere considerata la città delle gallerie storiche. Infatti ne possiede tre con circa un secolo di vita: la Subalpina, la più elegante, la San Federico, la più grande, la Umberto I, la più commerciale. Nascono da una filosofia parigina diventata di moda nella seconda metà dell’800, chiamate “passages”, e ispirate ai bazars dei paesi orientali, dove sono antica tradizione le strade mercantili coperte.  Le “gallerie” si inserirono nel tessuto cittadino di  Torino molto bene perché la città era già percorsa da lunghi e ariosi portici, luoghi di passeggio e commercio.

Pier Carlo Sommo

L’elegante, ma severa, monocromia dei palazzi barocchi di Torino,è spezzata dalla solenne facciata affrescata a colori di Palazzo Scaglia di Verrua. In Via Stampatori 4, a pochi passi da via Garibaldi, nel cuore  del Quadrilatero Romano troviamo un palazzo con una facciata che colpisce chi visita Torino. Il Palazzo non è molto conosciuto, ma ha un grande valore per la città perché è l’unico palazzo cinquecentesco non rimaneggiato in epoca barocca che mantiene l'aspetto rinascimentale originario. Insieme alla Cattedrale di S. Giovanni (del 1505) è  una delle due uniche testimonianze  architettura rinascimentale presenti in città. È l’ unico esempio di architettura civile di quel tempo a Torino e unico palazzo che abbia conservato gli affreschi seicenteschi all’esterno e nel cortile interno.

Carola Vai

Torino è la città dei musei straordinari e unici. Basta citare i più famosi a livello internazionale: il museo Egizio, quello del Cinema, il museo dell’automobile, quello della Santa Sindone. Ed ora il Museo del Cioccolato e del Gianduja, chiamato Choco Story Torino, il primo d’Italia.  La struttura è ospitata negli ex laboratori sotterranei della pasticceria Pfatisch sotto i portici di via Sacchi 38, a pochi metri dalla stazione ferrovia di Porta Nuova. Pfatisch nata oltre cento anni fa, nel 1915, ha conservato, ed ora espone, i macchinari originali di fine '800. Il Museo, è un misto di tradizione, storia, industria, tecnologia, e pure di eleganza, come rivelano le tazze per bere la cioccolata in carrozza senza rovesciarla, e quelle per non sporcarsi i baffi.

Pier Carlo Sommo

Sulla strada che conduce a Superga, dai «Tetti Giovanni­ni», dove c'è il Bivio per Baldissero Torinese e la strada Panoramica Pino - Superga, salendo verso il piazzale della Basilica, si possono vedere, purtroppo non in buono stato di conservazione, 15 piloni votivi dedicati alla Madonna. Anche loro fanno parte della storia del Piemonte e della Basilica, ma sono una vicenda particolare poco conosciuta.

Pier Carlo SOMMO

Ogni grande città ha dei monumenti - simboli primari conosciuti in tutto il mondo, spesso ve ne sono altri meno evidenti, ma cari al cuore dei cittadini. Da oltre un secolo Torino è rappresentata dalla "Mole Antonelliana",  il cuore dei torinesi forse batte di più per altri simboli, più intimi e discreti: piazza S. Carlo e il suo “Caval d’brons”, il salotto buono della città; la Consolata, la devozione più antica e infine la Basilica di Superga, orgoglioso simbolo della storia patria.