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Category Archives: VIAGGI

Carola Vai

Ritornare in aereo dopo quattro mesi di lockdown causa #coronavirus crea un senso di libertà. E’ quello che ho provato prendendo il volo  Alitalia Torino-Roma delle ore 15.15, il 24 giugno scorso. Sentimento durato pochi minuti, sconfitto dal constatare allo scalo di Caselle prima, durante il volo poi, e infine all’arrivo a Fiumicino, gli effetti devastanti del Covid-19. Aeroporti e aerei non sono più come li ricordavamo prima della pandemia.  La paura del virus, mescolata ai timori del terrorismo, ha definitivamente ucciso collaudate conquiste. Inoltre la bramosia di vari approfittatori (governi, compagnie aeree, soggetti singoli) sta contribuendo a rendere i viaggi in aereo faticosi. Conclusione: chi può utilizza altri mezzi per muoversi.

Paola Claudia Scioli

L'Umbria, cuore verde d'Italia, è sempre stata una regione particolarmente apprezzata dai camperisti. Il mix di arte, cultura, storia, produzioni artigianali ed enogastronomiche combinato con una natura spesso incontaminata, rendono piacevole percorrere le sue strade, quasi mai affollate, lentamente per assaporare meglio i panorami e i profumi della terra.  Non parliamo delle città più note, ma di alcuni piccoli borghi con una lunga tradizione storica, luoghi d'arte arroccati che dominano ampie distese di viti e ulivi, sin dall'antichità territori rinomati per la produzione di vino e olio, come raccontano due musei di Torgiano, alle porte di Perugia. E come spesso raccontano i nomi dei vini, quasi più conosciuti dei toponimi. Penso a Montefalco.

Paola Claudia Scioli

I Varesotti – non i Varesini (gli abitanti di Varese città che ci tengono particolarmente a distinguersi dagli abitanti della provincia) – in tempi di post coronavirus portano il camper a prendere un po’ di aria buona sulle rive del  lago di Varese, spostandosi anche solo di 20 km. Succede tutti i week end come ho constatato più volte da quando è finito il periodo di lockdown.  È capitato anche domenica 21 giugno, inizio dell’estate. Volevo fare un articolo sul lago di Varese, che trovo delizioso anche per una breve scampagnata. C’è spesso bel tempo e l’angolo in cui si trova l’area di sosta per i camper è veramente gradevole e si presta anche per mantenere le distanze di sicurezza imposte dal coronavirus.

Carola Vai

Ci sono infiniti modi di viaggiare. E in epoca di coronavirus sono tutti apprezzabili.  Tuttavia c’è una formula di viaggio che trovo tre le più istruttive: curiosare nella vita altrui per conoscere territori, idee, usanze. In che modo? Leggendo la biografia di un personaggio. Viaggiare nella vita altrui, bella o brutta che sia stata, consente di scoprire il passato, e spesso capire meglio il presente.  Soprattutto se la biografia narra l’esistenza della (o del) protagonista basandosi su ricerche approfondite, e se  analizza  il contesto storico e ambientale consentendo a chi legge di muoversi con l’immaginazione. Poi, se vuole, andare a visitare i luoghi trattati. E’ quello che ho fatto scrivendo la biografia di una grande viaggiatrice : “Rita Levi-Montalcini, una donna libera” (Rubbettino editore), 300 pagine, in vendita nelle librerie.

Paola Claudia Scioli

    Passata – o quasi – la paura del Coronavirus, nelle città, e nelle località turistiche di tutta la penisola, sembra riprendere la vita di sempre. Qualcuno indossa la mascherina, ma non tutti. Il distanziamento fisico spesso viene disatteso. Non c'è da meravigliarsi: siamo un popolo riottoso a rispettare le regole. Appena aperti i confini delle regioni, siamo tornati alle abitudini di sempre. Siamo fuggiti dalle città per respirare aria buona "fuori porta". D'altra parte, che siamo viaggiatori e non residenti lo diceva anche Erasmo da Rotterdam nel XV secolo, e lo testimonia ampiamente la storia.

Carola Vai

Il Covid-19 ha cambiato i nostri modi di frequentare un ristorante, un hotel, un agriturismo. Di qualsiasi tipo, luogo, grandezza. Ai primi posti delle richieste dei clienti per le vacanze 2020 non ci sono più rarità culinarie e stelle assegnate dai guru del gusto e della bellezza. Piuttosto primeggiano sicurezza sanitaria, igienizzazione degli ambienti, disponibilità di informazioni sulle procedure attuate per garantire l’assenza del virus. Una situazione che penalizzando tutti, sta travolgendo collaudate abitudini. Dalla piccola alla grande struttura, dalla semplice a quella stellata è un affidarsi alla creatività per superare una crisi senza precedenti.

Carola Vai

 Aumentare i costi del turismo per compensare le perdite dovute ai provvedimenti volti a contrastare il covid-19, comporta più sconfitte che guadagni. Ridurre le vacanze ad una possibilità per soli ricchi contribuisce ad accrescere la disparità sociale, e con il tempo a penalizzare buona parte degli strati della società. Se tutti spendono, si creano profitti. Se spendono in pochi, in pochi guadagnano. Con gravi ripercussioni persino sulla tenuta della democrazia, della libertà, della parità di genere.

Paola Claudia Scioli

Un merito dobbiamo riconoscerlo al Coronavirus: ha finalmente favorito il "distanziamento" sulle migliaia di chilometri di belle spiagge, che caratterizzano il nostro paese. So che non è così per tutti, specialmente per i giovani, ma ho sempre considerato stressante dover lottare per trovare uno spazio sulla sabbia dove sdraiarsi a pensare, a leggere un libro, a respirare la salutare aria di mare, ad ammirare il sole che sorge o tramonta nell'acqua blu all'orizzonte, a sognare di avventurarsi verso l'infinito.

Carola Vai

L’Italia potrebbe essere un Paese veramente ricco, se sapesse rendere davvero produttivo il suo petrolio: la bellezza. Quella della natura, dalle montagne al mare, dalla campagna ai laghi; quella dell’arte, presente ovunque; della storia con un passato che ha influenzato il mondo; della gastronomia. E tanto altro. Invece, il turismo ferito gravemente dal lockdown messo in atto per combattere la diffusione del covid-19, è costretto a implorare aiuti dal governo per evitare il tracollo.

Carola Vai

Cresce il malcontento nel mondo del turismo che teme di perdere, dopo gli stranieri, anche le vacanze degli italiani. In attesa della riapertura del dopo quarantena #coronavirus delle frontiere europee prevista da molti Paesi il 15 giugno, si complica la ripresa degli spostamenti tra Regioni. Il tre giugno, “giorno del ritorno tutti liberi”, si è trasformato nella data della discordia. Una sorta di tutti contro tutti. Presidenti di Regioni, sindaci, imprenditori del turismo. Una scadenza giusta per ripartire, secondo qualcuno; da rinviare secondo altri preoccupati di un ritorno dell’emergenza sanitaria.