Carola Vai
Tanta neve, pochissimi turisti, nonostante l’improvvisa possibilità di tornare nelle seconde case. Limone Piemonte, stazione sciistica detta la “regina delle Alpi Marittime”, in provincia di Cuneo, come tutto l’arco alpino italiano sta vivendo un inverno surreale. Lockdown, aperture al pubblico a singhiozzo, criteri di spostamento tra regioni decise dal governo per combattere il dramma Covid-19, il crollo della strada statale 20 del Colle di Tenda (il 4 ottobre 2020), stanno distruggendo l’economia della zona. Alberghi, bar, ristoranti, negozi in gran parte chiusi e qualcuno aperto a intermittenza; l’assenza di ogni tipo di pubblico non solo penalizza la località, ma rischia di distruggerne la sopravvivenza.Paola Claudia Scioli
#italiaunicaqui - Procida, la più piccola delle tre isole del golfo di Napoli, è stata dichiarata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, Capitale italiana della cultura 2022. Ha vinto la concorrenza di altre città bellissime e con una lunga storia e tradizione culturale, sorprendendo il pubblico. La giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, docente di Economia dei Beni Culturali all’Università Bocconi, l’ha selezionata infatti tra le dieci finaliste - Ancona, Bari, Cerveteri, LʼAquila, Pieve di Soligo (Treviso), Procida, Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore e Volterra – che hanno presentato progetti tutti interessanti e innovativi.Paola Claudia Scioli
#italiaunicaqui – Ancona, città portuale sul mare Adriatico, per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022 punta sul tema del rapporto con “l’Altro”. La questione è sempre stata determinante, in positivo e in negativo, per la sua identità. Gli incontri e gli scontri con amici e nemici, invasori e occupanti hanno contribuito a ridisegnare la geografia culturale della città, della periferia, delle località vicine e dell’intera Regione. Oggi l’obiettivo è riprendersi la scena un poco rubata nei secoli dai tanti piccoli centri di arte, fede e cultura dell’entroterra.Carola Vai
#italiaunicaqui – Una convinzione sta serpeggiando da settimane in tutta Italia: quando a fine marzo 2021 terminerà la cassa integrazione concessa alle aziende in difficoltà causa Covid-19 per salvare i posti di lavoro, ci saranno molti licenziamenti. Per questo nel governo si sta pensando di prolungare anche dopo marzo, e per qualche mese, il provvedimento. Ma si tratterà solo di un rinvio del problema, una sorta di sospensione del trascorrere del tempo. Intanto nel turismo, settore tra i più penalizzati dalla pandemia, la situazione si aggrava di settimana in settimana. Soprattutto per alberghi e ristoratori, danneggiati pure dall’onda di incertezza che da mesi avvolge non solo gli italiani, ma tutta Europa.Carola Vai
#italiaunicaqui - Una classe dirigente all’altezza del riscatto. E’ quello che si chiede da più parti in Italia perché il Covid19, oltre uccidere migliaia di persone, ha distrutto comparti professionali con milioni di addetti rimasti senza lavoro. Al primo posto il turismo. Il settore è stato fatto arretrare di 60 anni quando nel Dopoguerra si svelò come fenomeno domestico. L’industria turistica di enorme successo nel 2019 tanto da rappresentare il 13% del prodotto interno lordo, con un giro di affari di 87 miliardi di euro (44,3 miliardi di euro portati dagli stranieri) e 4,2 milioni di addetti impegnati in modo più o meno stabile, nel 2020 ha subito un calo delle spese in servizi turistici di 53 miliardi di euro. Perdite che hanno riguardato tutti i comparti: alberghi, ristoranti, pizzerie, impianti sciistici, terme, trasporti, musei, ecc. .
Pier Carlo Sommo
La frase “hic sunt leones” (in latino «qui abitano i leoni»), compariva sulle carte geografiche dell'antica Roma in corrispondenza delle zone ancora inesplorate. La frase non segnalava la presenza di leoni, ma indicava che non si sapeva cosa c’era in quelle lande sconosciute, a parte il fatto che erano abitate da belve ed erano territori che non potevano essere conquistati. Insistere sull’assurda questione della chiusura delle stazioni sciistiche, fa immaginare che a Roma pensino ancora che sulle Alpi “hic sunt leones” . Pare che ritengano le zone montane territori sconosciuti e probabilmente non conquistabili con “redditi di cittadinanza” e strani “bonus” rilasciati a pioggia che nessuno ancora sa chi pagherà…Paola Claudia Scioli
#italiaunicaqui – Verbania, città sparsa sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, nata artificialmente nel 1939 dall'unione di più paesi (Intra, Pallanza, Suna e altri ancora), punta sul suo scenografico paesaggio per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022. Un triangolo di terra, protetto alle spalle dalla selvaggia Val Grande, costellato di ville signorili con rigogliosi giardini affacciati sul lago blu, da sempre punto di riferimento per turisti italiani e stranieri. In questo periodo dell’anno Verbania sembra essere andata in letargo. Tuttavia, questo è un territorio tradizionalmente sempre in fermento sin dall'inizio dell'Ottocento.Paola Claudia Scioli
#italiaunicaqui – Volterra, alle porte di Pisa, tra le 10 città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura 2022, chiude il 2020 con il primo Natale dell'alabastro. Protagonista la luce, simbolo della rigenerazione e della rinascita. Mentre nel mondo si accendono gli alberi di Natale, nella medievale piazza dei Priori di Volterra, si illumina l'installazione "Arnioni in piazza" della designer internazionale Luisa Bocchietto. L’opera è in alabastro "scaglione", quello più trasparente e puro, estratto da millenni dalle terre volterrane. Una pietra naturale versatile, raffinata, dalle mille sfumature, che emana una luce brillante e che continua essere il motore della vita di questa misteriosa città dalle origini antichissime.Carola Vai
Le montagne in Italia tra Alpi, Prealpi e Appennini occupano il 35,2% del territorio. Le vacanze sulla neve sono diventate un affare da miliardi di euro negli ultimi anni e impegnano migliaia di lavoratori. Eppure il settore è tra i più trascurati dal governo nazionale. “L’ultimo Dpcm – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – è uno schiaffo al mondo della montagna e a tutti i suoi abitanti”. A puntualizzarlo è l’architetto Valter Marin, sindaco di Sestriere (Torino) dal 2009 al 2019, presidente dell’Unione Montana dei Comuni olimpici Via Lattea dal 2013 al 2018, attualmente consigliere regionale del Piemonte nelle file della Lega. Sul tema “montagna” Marin è un esperto. Lo conferma il suo curriculum ricco di incarichi riguardanti il settore, ed anche la sua vita trascorsa in gran parte sulle montagne tra Pinerolo e Sestriere dove abita con la famiglia.Dario Gedolaro
Sci no, sci sì? E’ l’interrogativo che tiene banco in questi giorni di seconda ondata di Covid 19. Per molti, soprattutto nei Palazzi romani così lontani e poco sensibili ai problemi della montagna, la risposta è scontata: gli italiani rinuncino ad andarsi a divertire sulle piste da sci, non è un grande sacrificio, si tratta in sostanza di poca cosa di fronte al pericolo che la pandemia torni a dilagare proprio mentre sta rallentando. Il fantasma che viene agitato è quello della terza ondata.