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Giorgio Merlo

Crescono i dubbi sull’attendibilità o meno dei sondaggi di opinione sulle varie scelte politiche della pubblica opinione nell’attuale situazione italiana. Una situazione, appunto, drammatica e inquietante per tutti. Una attendibilità che deriva dal semplice fatto che in questo particolare momento storico l’ultima delle preoccupazioni degli italiani è quella, credo, di esprimere una opinione su chi voterebbe oggi. Anche perché è appena sufficiente parlare – ovviamente per telefono o via Skype – con qualsiasi persona per rendersi conto che c’è una dissociazione radicale tra ciò che pensano, in questo momento particolare e drammatico, tutti gli italiani e gli strani e singolari  orientamenti elettorali che emergerebbero da alcuni sondaggi d’opinione.

Roma – Montecitorio, Camera Deputati.

Nessuno sa, ad oggi, cosa capiterà concretamente dopo questo tsunami sul versante politico e sul terreno  degli equilibri politici. Nessuno conosce, anche se emergono già i possibili lineamenti, quale sarà il profilo della futura classe dirigente e anche le parole d’ordine che condizioneranno le future e potenziali formazioni politiche. La competenza, per fare un solo esempio, sarà indubbiamente uno dei requisiti più gettonati per la dimensione politica, partitica, di governo e pubblica. Altroché l’esaltazione dell’inesperienza al potere. E, soprattutto, ci sarà un poderoso congedo da tutto ciò che sa di pressappochismo, di improvvisazione, di impreparazione e di attacco e delegittimazione dei propri avversari. Non sarà più quella la frontiera lungo la quale cresce il consenso popolare  e si lancia la sfida politica per il governo del paese. Ecco perchè è singolare, per fermarsi a questo solo esempio concreto, che i sondaggi ci dicano che messaggi politici di questo tenore – riconducibili ad una precisa forza politica – continuano ad essere popolari e gettonati dalla pubblica opinione. E, al contempo, non possiamo dimenticare il recente monito di Ilvo Diamanti sui rischi che potrebbe correre la stessa democrazia liberale nel nostro paese dopo una esperienza che, per il momento, resta unica ed irripetibile dal secondo dopoguerra per la sua gravità ed invasività. Un elemento, questo, che potrebbe ulteriormente condizionare le scelte politiche ed elettorali del corpo elettorale.

Roma – Senato.

Sono due elementi, questi, che rendono molto fragili – se non del tutto evanescenti – i vari sondaggi che in questa fase attestano gli orientamenti elettorali dei cittadini. Sono tanti e tali gli elementi innovativi che faranno irruzione nella cittadella politica italiana che ad oggi è addirittura impossibile pensare quali saranno i protagonisti della fase che seguirà al cataclisma con cui dobbiamo convivere.  Tutto ciò che ha caratterizzato la fase del governo giallo/verde e dello stesso governo giallo/rosso probabilmente, e quasi sicuramente, saranno consegnati alla storia appena l’emergenza – speriamo sempre il prima possibile – si attenuerà sino a scomparire. Altroché la popolarità, o meno, dei vari capi politici in tempo di emergenza sanitaria…

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)