Carola Vai
“Non ho mai criticato l’ex premier Mario #Monti, ma se mi domanda se mi sia sentita sola nel mio ruolo di ministro la risposta non può che essere affermativa”. Così, Elsa #Fornero, ministro del lavoro dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, ospite al club culturale torinese Dumse da Fe diretto da Piero Gola, ha tentato di spiegare i giorni della legge sulle pensioni che porta il suo nome . Dopo averlo fatto con il libro “Chi ha paura delle riforme”, ha ribadito con piglio deciso: “nessuna riforma nasce perfetta e noi fummo costretti ad approvarla in 20 giorni”.
La ministra che in varie occasioni ha lasciato trapelare dietro lacrime e voce tremolante un cuore gonfio di emozioni, a Torino, davanti ad una cinquantina di professionisti, ha mostrato una buona dose di coraggio riaffermando :“Le riforme aiutano a migliorare la vita della gente, non sono contro la gente. Piuttosto sono un investimento sociale. Nessun investimento è a costo zero, senza tale comprensione la popolazione non le accetta”. E pazienza se la “sua legge” ha reso i requisiti per i pensionamenti i più rigidi d’Europa, secondo molti esperti. Ed ha imposto grandi sacrifici ad un gran numero di italiani.
Il volume scritto in modo chiaro, quasi convincente persino per un lettore non proprio ben disposto verso la legge Fornero, pur non puntando a ripercorrere l’esperienza di governo dell’ex ministra, tende a illustrare le scelte prese senza fare polemiche. Ma pur cercando di dimostrare in vari modi le esigenze del riordino nella convinzione che solo attraverso la comprensione la società accetta certe scelte, nella sua circostanza ha causato un tale scontento nella popolazione da costringere i governi Renzi e Conte ad assegnare una protezione continua a Elsa Fornero pagata dallo Stato. L’ex ministra si muove insomma sempre sotto lo sguardo vigile di due guardie del corpo che l’accompagnano ovunque. Del resto lei è la più ricordata, criticata, attaccata dell’ex governo Monti. I nomi di molti altri ministri sono stati dimenticati. Non quello di colei che è stata addirittura definita “Madre Coraggio Tecnica”. “Ai politici è difficile dire la verità alla popolazione perché hanno il problema di essere rieletti. Per questo nel 2011 è stato incaricato un governo di tecnici. Ma poi non c’è stata un’informazione adeguata. Anzi, a volte è stata addirittura distorta impedendo ai cittadini di comprendere le ragioni di determinate scelte . E così pure il governo tecnico è stato mandato via”.
Secondo Elsa Fornero il patto “Stato-cittadini” può essere infranto anche se crea grande sfiducia nella gente perché “non esistono né la pensione sicura, né il sistema perfetto”. Inoltre “l’allungamento della vita sta creando molti problemi, soprattutto se l’economia non cresce”. Nessuna ricetta su un’eventuale elasticità circa l’età d’inizio pensione, ma continua insistenza sulla necessità di “spiegare alla popolazione perché i cambiamenti devono essere modificati convincendo tutti che le riforme non sono contro la popolazione, bensì indispensabili per migliorare il futuro del Paese”. La professoressa più criticata d’Italia degli ultimi sei anni, colei che ha chiesto e imposto schiaccianti sacrifici agli italiani, dopo aver insegnato circa 40 anni Economia Politica a Torino, all’età di 70 anni ha intrapreso l’avventura della pensione, senza nessuna nostalgia per il periodo ministeriale. “Non tornerei a fare il ministro per nessun motivo”, ha ripetuto rispondendo alle domande durante l’incontro con Dumse da Fe. Sposata al professor Mario #Deaglio, due figli ormai adulti, pur scivolando al centro di violenti giudizi negativi che l’hanno provata anche psicologicamente ha raccontato: “sono riuscita a riprendermi senza finire dallo psicanalista.
Negli ultimi tempi ho fatto, e continuo fare, molte conferenze in Italia e all’estero, e mi occupo di varie cose, compresa la coltivazione del mio orto”. Tra le passioni, quella delle #creme per il viso “benché combattere le rughe sia una battaglia difficile” ha ammesso in tono quasi confidenziale nel saluto conclusivo con la sottoscritta.Intanto la “riforma Fornero” pur continuando suscitare polemiche e discussioni, soprattutto in merito la vicenda “esodati” , resiste, benché il governo giallo-verde da mesi annunci di volerla cancellare.