Carola Vai
Più grande di sempre, più frequentato di sempre, più chiacchierato di sempre. E’ l’obiettivo del Salone internazionale del Libro di Torino 2024, alla 36esima edizione, in calendario da giovedì 9 a lunedì 13 maggio al Lingotto Fiere, e guidato per la prima volta da una donna: Annalena Benini. Dedicato alla “Vita immaginaria”, da un volume di Natalia Ginzburg, la kermesse esibisce cifre al top per convincere di essere “il migliore di sempre”.
Annalena Benini che il 31 maggio spegnerà le sue prime 49 candeline con giovanile leggerezza, giornalista e scrittrice nata a Ferrara, ma abitante a Roma, dietro l’aspetto pacato e gentile, cela l’ambizione di chi punta a diventare la numero uno. E per lei quest’anno essere la numero Uno è rendere il Salone “una festa indimenticabile” in grado di entrare nella storia. Un traguardo che solo a conclusione dell’evento si potrà capire se davvero sarà stato memorabile. Intanto le cifre realizzate dall’organizzazione collocano l’appuntamento già al top rispetto al passato.
Il Salone dalla nascita, nel 1988, con la presenza di circa 500 editori, ha del resto fatto passi da gigante tanto da attirare quest’anno oltre 1000 editori, più di 2000 ospiti, compresi molti artisti, scrittori e scrittrici da tutti i continenti. Con l’intento di superare tutte le precedenti 36 edizioni, gli organizzatori della manifestazione hanno aggiunto ai tradizionali tre padiglioni del Lingotto Fiere un quarto spazio temporaneo, dedicato allo scambio fra generazioni, alla formazione, alle sperimentazioni. Così la “Fiera” occupa 137 mila metri quadrati, grandezza che impone, a chi vuole curiosare ovunque, scarpe comode per evitare dolorosi fastidi ai piedi anche se i posti a sedere sono quasi 15.000. Le cifre annunciano circa 2000 eventi distribuiti in 51 sale, 180 laboratori, a cui vanno aggiunti incontri vari organizzati negli 800 stand. Ad esempio l’editore indipendente Rubbettino anche quest’anno presente con 1.500 titoli per oltre 4000 volumi, spalmati in 60 metri quadrati con spazio dedicato a dibattiti e presentazioni, ha messo in calendario 32 eventi e la presenza di 80 relatori.
Tra le novità del primo Salone a guida femminile la suddivisione di tre temi principali: l’omaggio alla “vita immaginaria” ritenuta da Annalena Benini “una porta aperta sul presente, ma senza dimenticare le nostre radici”; una riflessione sul femminismo e sulla violenza di genere con particolare attenzione alle grandi donne del passato e del presente; uno sguardo sulla società e sul nostro presente: il mondo dei giovani e degli adulti. Gli argomenti sono suddivisi tra: letteratura, arte, cinema, religione, scienza, filosofia, giornalismo, musica. Regione ospite: la Liguria. Presente anche il Salone Off, iniziativa creata nel 2004 per portare libri e spettacoli fuori dal Lingotto e che comprendono quest’anno circa 650 incontri.
Poiché il Festival che celebra i libri è per gli editori, dai grandi gruppi agli indipendenti, la più grande occasione di vendita e di presentazione delle novità editoriali, quest’anno ha riproposto il Rights Centre (da mercoledì 8 a venerdì 10 maggio), ossia giornate dedicate alla compravendita di diritti editoriali e audiovisivi. Il Centro Congressi del Lingotto si trasforma in un punto di incontro di oltre 500 professionali da tutto il mondo con al vaglio 340 candidature arrivate da editori, agenti letterari, scout per l’ambita fellowship sostenuta dall’ICE, Agenzia governativa per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.