Carola Vai
La Francia ha un’ambizione: non solo mantenere anche per il 2019 il primato mondiale di destinazione con il maggior numero di visitatori stranieri, ma accrescere i suoi ospiti. L’obiettivo, come annunciato , è accogliere 100 milioni di turisti nel 2020.
Per conquistare il risultato il Paese che nel 2017 ha totalizzato 89 milioni di incoming da oltre frontiera secondo le stime dell’Organizzazione mondiale del Turismo, in questi mesi sta puntando l’offerta su un ricco pacchetto di proposte nel segno del cambiamento, dell’innovazione e del “Rinascimento” , oltre valorizzare i suoi marchi riconosciuti nel mondo. Uno sforzo dove nulla è lasciato al caso a cominciare dalla presentazione in vari Paesi di quello che viene definito “un itinerario fra cultura, innovazione e art de vivre”.
Prima tappa del tour promozionale: l’Italia, esattamente Torino. Del resto “la Francia resta la prima destinazione estera per gli italiani”, spiega Frederic Meyer, direttore Italia-Grecia, coordinatore regionale Europa del sud del turismo francese parlando ad un folto gruppo di giornalisti riuniti in uno dei saloni del “Turin Palace hotel”, a pochi metri dalla stazione ferroviaria torinese di Porta Nuova.
Meyer, affiancato da Barbara Lovato, responsabile dell’ufficio stampa e Pubbliche relazioni di Atout France – Agenzia per lo sviluppo del turismo francese, rammenta:” il 2019 è per noi un anno speciale: la Francia celebra i 500 anni del Rinascimento, movimento artistico e culturale giunto dall’Italia e simbolicamente rappresentato da un anno chiave, il 1519 quando viene posta la prima pietra del castello di Chambord nella Valle della Loira, dove muore, al Clos Lucé di Amboise, Leonardo da Vinci e nasce a Firenze Caterina de’ Medici che diventerà una delle più potenti regine di Francia”.
Volendo valorizzare con tenace determinazione località francesi già conosciute nel mondo, a cominciare da Parigi e la Costa Azzurra, l’Alsazia, la Bretagna, la Valle della Loira, le città del vino e del gusto, le strade della spiritualità, è stata prevista un’offerta con 19 grandi eventi a Parigi e in tutta la Francia di richiamo internazionale e decine e decine di altre attrattive sparse nelle varie zone del territorio. Un programma che rafforza il così detto “savoir-faire” francese definito da più parti la chiave del successo del Paese di Voltaire all’estero. Per cui se il 2018 è stato “un grande anno per la destinazione Francia, il 2019 sarà un anno speciale”, secondo Meyer.
Spostando l’attenzione sull’Italia, nonostante i recenti battibecchi politici dei rapporti italo-francesi dove ognuno ha rivelato per certi versi il peggio di se stesso, la Francia continua essere gradita e amata dagli italiani al punto da trasformarla nella destinazione straniera più frequentata . Del resto i due Paesi si apprezzano e se da una parte sono divisi dai loro comuni difetti, dall’altra sono uniti da comuni pregi . Tra gli appuntamenti che in questi giorni hanno già ottenuto un gran numero di prenotazioni alberghiere ci sono tre eventi ben collaudati nel tempo: l’86° Festa del Limone , in programma dal 16 febbraio al 3 marzo, a Mentone che quest’anno ha come tema “i mondi fantastici” illustrati da sfilate di carri, mostre di agrumi e magici giardini di luce; il Carnevale di Nizza (16 febbraio–2 marzo) che comprende la sfilata di carri, di giorno e di notte, e la Battaglia dei fiori; la Biennale internazionale di Design di Saint-Etienne che si tiene dal 21 marzo al 22 aprile nella cittadina diventata la più importante della Francia nel settore del Design.
I francesi decisi ad attrarre il maggior numero di turisti stranieri di ogni età, sesso, possibilità economiche hanno arricchito le attrazioni pure delle località meno note. Un esempio arriva da Nizza dove dal primo gennaio scorso l’Ufficio del Turismo e dei Congressi è stato trasformato in Ufficio del Turismo Metropolitano, includendo alla promozione di Nizza quella di 49 comuni della “Metropole”. Si tratta di una zona “molto diversificata che comprende montagne, centri sciistici, parchi naturali, mare, riviere, zone rurali, zone urbane tecnologicamente all’avanguardia”, ha ricordato Barbara Lovato. Una zona molto frequentata dagli italiani vista la vicinanza con Torino e i collegamenti aerei con Venezia, Roma, Napoli, la Sicilia.