Pier Carlo Sommo
#italiaunicaqui – Tutto sull’avventurosa vita del celebre alpinista e scrittore Cosimo Zappelli, in mostra a La Salle (Aosta). Un giusto e doveroso ricordo a trenta anni dalla sua scomparsa. Il titolo della mostra “Una ragione di vita”, tratto da una frase da lui pensata come titolo della sua ultima opera letteraria, spiega il senso della sua dedizione alla montagna.Un susseguirsi di varie immagini e oggetti illustrano i molteplici aspetti della personalità di Zappelli. L’esposizione intende anticipare l’inaugurazione, nei primi giorni di settembre, del Bivacco Cosimo Zappelli, realizzato dal Comune di La Salle a 2270 mt slm in località Plan del l’Arolla – Promoud, nel vallone del torrente Lenteney, è accessibile dalla borgata Lazey. Il bivacco sarà anche un nuovo punto d’appoggio dell’Alta Via numero 2.
La rassegna in onore del grande scalatore è allestita presso la sede comunale di La Salle nella suggestiva medievale Maison Gerbollier. Si possono ammirare i suoi libri sulla montagna, articoli di giornale sulle sue imprese e oggetti che integrano una selezione di bellissime immagini realizzate da Zappelli nei suoi viaggi ed esplorazioni in tutto il mondo. Le fotografie sono alcuni degli scatti scelti tra le migliaia presenti nel suo archivio, realizzati in anni di intensa passione che ben rappresentano l’alpinismo di un passato vicino, ma diverso da oggi. Gli scatti sono stati riprodotti lasciando a vista il bordo nero della pellicola che testimonia i momenti in cui sono stati realizzati, in condizioni estreme e con apparecchiature ancora a pellicola, voluminose e pesanti. L’allestimento è stato curato con meticolosa attenzione ai dettagli da Ada Brunazzi.
Per gli appassionati dell’alpinismo classico e della sua storia il nome di Zappelli è accomunato ad altri grandissimi scalatori come Walter Bonatti e Giorgio Bertone che furono anche suoi compagni di cordate. Cosimo Zappelli, toscano nato nel 1934 nella marittima Viareggio (LU), era un valdostano adottivo. Dopo le prime esperienze di alpinismo sulle Alpi Apuane che contornano la Versilia, si trasferì giovanissimo a Courmayeur per stare vicino alle montagne che voleva scalare e lì divenne guida alpina e maestro di sci. Su quelle montagne tanto amate aprì grandi vie con Bonatti e Bertone. Tra le sue principali scalate in Valle d’Aosta: prima della diretta sulla Sud del Monte Bianco di Courmayeur (1961); prima della Nord del Grand Pilier d’Angle (1962); prima invernale della via Cassin sullo Sperone Walker delle Grandes Jorasses; Punta Innominata; Ovest del Trident du Tacul; Est del Pilier d’Angle (1963).
In compagnia dei suoi clienti esplorò e scalò imponenti vette, oltre che sulle Alpi, anche in Cina, in Caucaso, in Himalaya, in Africa, in Alaska e sulle Ande. Fu per dodici anni presidente della Società Guide Alpine di Courmayeur. Fece parte del Groupe Haute Montagne G.H.M. esclusivo club francese che riunisce i grandi alpinisti impegnati con regolarità in salite difficili in alta montagna.
Nella sua infaticabile attività fu istruttore delle Guide Alpine e fondatore con Franco Garda del Soccorso Alpino Valdostano (SAV), funzione che svolse con particolare professionalità e passione, in quanto di mestiere era infermiere diplomato e, tra le sue molteplici attività, in quell’ ambito si dedicò anche allo studio e creazione di attrezzature per il soccorso in montagna, ancora oggi in uso.
Dal 1978 fece parte del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna G.I.S.M. Per Cosimo Zappelli la divulgazione letteraria era fondamentale per la crescita delle nuove generazioni. Alcuni suoi scritti, vincitori di importanti premi letterari, sono dedicati ai giovani.
Sulle sue amate montagne Cosimo Zappelli perse la vita a soli 56 anni di età, l’8 settembre 1990, insieme ad un suo cliente a causa di un incidente al Pic Gamba nell’Aiguille Noire de Peutérey: furono colpiti da un improvviso distacco di sassi e ghiacci che li colse di sorpresa non lasciando loro scampo. Tutto questo nonostante l’esperienza maturata con tante salite, segnata anche dalla perdita di amici e conoscenti e fortificata da numerosi recuperi di vittime della montagna. Nonostante la sua preparazione e professionalità, fu colpito da uno degli eventi imprevedibili che a volte la montagna riserva anche ai suoi più attenti ed esperti cultori.
Cosimo Zappelli riposa a fianco di altre famose guide alpine nel piccolo cimitero di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco da lui tanto amato e sfidato. La sua famiglia vive ancora oggi a La Salle e il figlio Marco Zappelli ha seguito le sue orme, anche lui Guida Alpina, membro della Società Guide Alpine di Courmayeur.
La mostra “Una ragione di vita”, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16. Nei mesi di agosto e dicembre, anche al sabato e alla domenica dalle ore 17 alle 19.
Comune di La Salle (Aosta) Maison Gerbollier – Via Col Serena 9
http://www.comune.lasalle.ao.it
“… io parto dal presupposto che ogni persona impegnata sulla montagna a qualsiasi livello, debba essere ben preparata, consapevole delle sue azioni tenendo conto di tutti quei fenomeni che la natura ci pone di fronte…” Cosimo Zappelli.