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Carola Vai

Preparativi senza sbavature, neve ottima, piste perfette. La valdostana La Thuile, con il suo comprensorio sciistico conosciuto, amato e apprezzato dal mondo del bianco ha organizzato ogni dettaglio per la Coppa del mondo di sci alpino femminile, The Women ski world cup, 29 febbraio-1 marzo. Mesi di lavoro, entusiasmo, soddisfazione. Poi l’incubo Coronavirus. L’assenza di malati in tutta la Valle d’Aosta non ha impedito giorni di angoscia per il timore di perdere la realizzazione della gara. Alla fine l’evento si è tenuto. Tuttavia le tribune sono state limitate a mille persone, solo a chi aveva acquistato il biglietto on line ed era stato autorizzato dalle autorità sanitarie. Spettatori registrati e ispezionati. Limitazioni, verifiche  e controlli serrati sono stati assicurati dal comitato organizzatore, dalla regione Valle d’Aosta con la Federazione Internazionale  e quella italiana, da carabinieri, guardie di Finanza, militari. Una Coppa comunque sfortunata visto che la seconda giornata, oggi, è stata annullata per troppa neve caduta nella notte.

L’arrivo della pista di gara

Il lavoro minuzioso per consentire lo svolgimento della gara con al centro dell’attenzione del pubblico  Federica Brignone non è stata accompagnata dalla fortuna. La campionessa è molto amata in Valle d’Aosta. Federica , nata il 14 luglio 1990 da un’altra campionessa del mondo sciistico, Maria Rosa Quario risiede a La Salle, poco lontano da La Thuile.    I suoi fans sono corsi da tutta la regione per vederla sulle piste di casa. L’incubo Coronavirus, se non ha bloccato la gara, è riuscito tuttavia a rovinare festeggiamenti e presenze. Si aspettavano diecimila persone, ne sono arrivate 1.500 , o poco più. E coloro che non si sono lasciati spaventare dall’emergenza sanitaria, non hanno potuto avvicinare le campionesse  tenute lontane dalla folla proprio per evitare qualsiasi eventuale contagio.

Federica Brignone ci ha messo comunque la passione, ma  non ce l’ha fatta per un soffio a conquistare il primo posto, dove è salita l’austriaca Nina Ortlieb ( figlia d’arte di un ex campione olimpico della discesa). La campionessa italiana ha perso per un centesimo. La sconfitta della Brignone che si è comunque assestata al secondo posto,  ha di poco appannato l’entusiasmo dei suoi sostenitori. Alla fine la brillante campionessa bruna si è vista assegnare dalla Fis la Coppa di specialità avendo vinto in precedenza sia la la gara di Altenmarkt, sia quella di Crans Montana. Nella classifica di specialità, come informa una nota, seconda e terza posizione per Wendy Holdener ed Ester Ledecka.

Federica Brignone dopo la gara

La paura del Coronavirus ha tuttavia reso il clima della Coppa del Mondo meno scintillante del solito. Ad appannare l’atmosfera della festa con strade e locali privi dell’atteso affollamento ha contribuito pure la fitta nevicata iniziata al termine della prima giornata di gare e proseguita in tale quantità nella notte da costringere gli organizzatori ad annullare la seconda giornata. Motivo?  L’impossibilità di adeguare le piste sciistiche alle necessità delle atlete che sciano a fortissima velocità. “E’ stata una settimana impegnativa”, ha fatto sapere Killy Martinet , Presidente del Comitato Organizzatore di La Thuile  che poi ha aggiunto: ” la prima giornata abbiamo portato a casa una bella gara. Purtroppo siamo stati obbligati ad annullare la seconda giornata perché le condizioni non permettevano il regolare svolgimento della combinata alpina. I nostri uomini hanno cominciato a lavorare alle due di notte, ma il terreno non era comunque adeguato per il tipo di competizioni”.

#LaThuile si ritiene comunque almeno un poco fortunata. Infatti #Cogne, altra nota località sciistica valdostana, si è vista annullare gli attesi Mondiali Master di fondo, in programma dal 5 al 14 marzo, per il terrore del contagio del Coronavirus . Del resto alcune Federazioni, tra cui quella russa, avevano già deciso di ritirare i propri atleti per timore del virus, anche perché gli sciatori in gara sono tutti ultracinquantenni. Cogne che ha lavorato per  mesi per offrire il meglio in occasione dell’evento, non potrà riavere i giochi almeno fino al 2023, essendo già programmati nel 2021 in Canada e nel 2022 in Francia. Nel 2023 si vedrà.

Dietro le tribune di arrivo

La paura del CoronaVirus ha danneggiato La Thuile e dintorni con ripercussioni economiche negative su organizzatori, trasporti, alberghi, locali pubblici, commercio. Certo, se la Coppa fosse stata annullata con anticipo, forse i danni economici sarebbero stati molto più gravi.   Nella località si è in ogni modo tentato di esprimere allegria e soddisfazione. Nella prima giornata era tuttavia evidente un certo grigiore umorale.  Le stesse atlete, tenute lontane dal pubblico, sono state seguite solo dagli addetti ai lavori e da coloro che erano armati di binocoli o teleobiettivi fotografici. Tutti concordi nel sostenere: “non è il momento di lasciarsi travolgere dalla delusione”. La Coppa femminile di sci del mondo si è disputata. Almeno a metà.Per la seconda parte, è tutto da decidere. Pazienza se è stata una festa molto diversa dall’ultima Coppa di sci del Mondo vissuta a La Thuile, il 20 febbraio 2016, in un tripudio di bandiere, colori, suoni di campanacci per applaudire la doppietta in discesa con il successo di Nadia Fanchini, classe 1986, e il terzo posto di Daniela Merighetti . E migliaia di presenze con arrivi anche dall’estero.

 

 

Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)