Mary Borri
Ai piedi delle Alpi, al confine con la Svizzera, è nata la prima artoteca (o biblioteca d’arte) del Piemonte ospitata nell’ex refettorio del collegio Rosmini di Domodossola in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. L’iniziativa ha visto la luce grazie al progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare” il territorio, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte che vede coinvolti Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco. L’artoteca Di-Se debutta con trenta opere esposte nella mostra Herbarium Vagans dello scorso anno che gli artisti hanno lasciato per essere prestate alla comunità.
L’idea di fondo che ha spinto alla creazione della prima artoteca piemontese è fare in modo che l’arte possa essere per tutti e arrivare a tutti, gratuitamente. “L’idea – ha spiegato Paolo Lampugnani presidente dell’associazione Musei dell’Ossola – è quella di portare l’arte nelle case e permettere a chi non si è mai avvicinato, per motivi diversi, di godere di importanti lavori di pittura e di illustrazione a casa propria. Inizialmente in prestito ci sono le opere raffiguranti erbe e fiori montani della mostra dello scorso anno. Ringraziamo gli artisti che hanno messo a disposizione i loro lavori per cinque anni e l’Asilo Bianco, nostro partner che ha collaborato con noi per la ricerca degli artisti. La collezione è destinata a crescere, visto l’esito. L’iniziativa – ha sottolineato Lampugnani – proseguirà quest’anno e l’anno prossimo e inviteremo altri artisti a partecipare e a lasciare esposte loro opere da prestare. Ci affidiamo poi alla coscienziosità delle persone alle quali verranno prestate, se torneranno però danneggiate chiederemo un rimborso in base al danno, il valore dell’opera sarà sempre segnato sulla scheda di prestito”.
I quadri sono esposti nell’ ex sala refettorio del Collegio Rosmini che ospiterà oltre alle opere dell’artoteca, anche una serie di mostre a partire dall’estate di quest’anno. La sala è stata messa a disposizioni dai padri rosminiani del Collegio. La durata del prestito è di 60 giorni, e ogni utente può prendere in prestito fino a due opere contemporaneamente. Mediante trattativa privata con l’artista è eventualmente possibile l’acquisto. Si tratta di un servizio pubblico che mette a disposizione dell’utente opere d’arte attraverso una formula di prestito gratuito, proprio come avviene per i libri presenti in una biblioteca.
La struttura nasce nell’ambito del progetto interreg con la missione di diffondere e promuovere l’arte contemporanea e si propone come strumento culturale di incontro privilegiato e diretto tra un’opera d’arte e il suo utente in una forma di fruizione domestica dell’arte. Tutte le novità, le nuove acquisizioni e gli eventi di Artoteca DiSe saranno aggiornate sul sito www.artotecadise.it e pubblicati sui canali social dell’associazione Musei dell’Ossola. Il catalogo di Artoteca comprende opere di un gruppo eterogeneo di artisti differenti tra loro per tecnica ed espressione artistica. Hanno messo finora a disposizione una o più opere: Sara Boccaccini Meadows , Daniele Catalli, Pierino Delvò , Luca Di Sciullo , Claudio Giordano , Andrea Guerzoni, Giovanni Refreshink Magnoli, Riccardo Monte, Adriana Morgante , Claudine Pasquin, Angela Petrini, Graziana Piantanida, Paolo Stefanelli, Valeria Tantardini, Paola Tassetti , Gabriella Tesser, Gosia Turzeniecka, Carlo Valsesia, Milena Vanoli, Ilaria Zanellato, Sara Conti, Marina Terauds Rossana Simonelli Verga. Per accedere al prestito occorre iscriversi all’Artoteca Di-Se . Per scegliere l’opera si può anche chiedere l’aiuto di personale esperto.
Artoteca (o biblioteca dell’arte) è una struttura per la diffusione di opere originali dell’arte contemporanea (dipinti, sculture e tanto altro) arricchite ogni anno e prestate gratuitamente ad un pubblico variegato: privati, scuole, associazioni, imprese ecc… con il medesimo sistema delle biblioteche che prestano libri. Le Artoteche nate verso la fine degli anni cinquanta in nord Europa, sono arrivate in Italia pochi anni fa.