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Carola Vai

Tanta neve, pochissimi turisti, nonostante l’improvvisa possibilità di tornare nelle seconde case. Limone Piemonte,  stazione sciistica detta la “regina delle Alpi Marittime”, in provincia di Cuneo, come tutto l’arco alpino italiano sta vivendo un inverno surreale. Lockdown, aperture  al pubblico a singhiozzo, criteri di spostamento tra regioni decise dal governo per combattere il dramma Covid-19, il crollo della strada statale 20 del Colle di Tenda (il 4 ottobre 2020), stanno distruggendo l’economia della zona. Alberghi, bar, ristoranti, negozi in gran parte chiusi e qualcuno aperto a intermittenza; l’assenza di ogni tipo di pubblico non solo penalizza la località, ma rischia di distruggerne la sopravvivenza. 

Carola Vai in via Roma, a Limone Piemonte (CN)

Tutti a Limone temono di dover aspettare a lungo la ripresa che immaginano comunque molto difficile. La località, 1.500 abitanti circa,  vive soprattutto di turismo dalla Liguria e dalla Francia, zone tagliate fuori dalle regole attuali. “Le norme previste penalizzano le località di confine e i piccoli comuni” ripetono molti imprenditori della zona. Ma l’allarme è ignorato dal governo, come in tanti altri casi. Nel clima di forte preoccupazione dilagante nell’intero settore, il 15 gennaio scorso molti addetti hanno organizzato una protesta contro i  nuovi provvedimenti governativi previsti dal dpcm (Decreto Presidenza Consiglio Ministri) firmato il giorno precedente, 14 gennaio. Un insieme di difficoltà complicate da recuperare e che riguardano tutta la Riserva Bianca tra Piemonte e Liguria, a due passi dal mare e dalle splendide colline delle Langhe, e a 130 chilometri circa da Torino. Un’area sciistica che si snoda su 80 km di piste  da mesi incontaminate.

 

Limone Piemonte (CN)

Lo stesso problema dilania il grande comprensorio Mondolè (Artesina – Frabosa – Prato Nevoso), 105 chilometri di piste. Da qualche settimana quasi tutti i comprensori  sono aperti per gli sci club e per l’attività agonistica. La concessione ha favorito un ritorno economico minimo, utile a coprire le spese di gestione e di manutenzione delle piste (che vengono regolarmente battute). Infatti la speranza è riaverle  presto utilizzabili, nel rispetto delle varie normative dettate da zone arancioni, gialle o rosse;  stessa cosa per le piste da fondo, non assimilabili a impianti.

Limone Piemonte (CN) antico cartello stradale

In attesa di un ritorno minimo alla normalità, Limone Piemonte ha accolto con “soddisfazione”, come ha detto il sindaco della località, Massimo Riberi, la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione della strada del Tenda che collega l’Italia, ossia Limone Piemonte, alla Francia e viceversa. Si tratta di Nicola Prisco, 56 anni, responsabile della struttura territoriale Lombardia dell’ANAS proposto dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Parlamento. Il progetto prevede di avere due tunnel paralleli e a direzione inversa.

Limone Piemonte , via Roma.

Pertanto è prevista la costruzione di una nuova canna in direzione Italia-Francia lunga circa 3,3 chilometri, mentre per il collegamento Francia-Italia è previsto l’ampliamento dell’attuale tunnel sino al raggiungimento delle dimensioni della nuova canna. Le due gallerie saranno collegate da by-pass pedonali e carrabili; sono altresì previsti interventi sulle viabilità di accesso al tunnel. “Qualunque sia la soluzione, l’importante è che si faccia”, ha sottolineato il sindaco Riberi sollecitando “chiarezza e certezze su tempi e costi”. Ma intanto molti alberghi, ristoranti, locali vari di Limone Piemonte e dintorni sono a rischio sopravvivenza.

 

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Author: Carola Vai

Laureata in Lingue e Letterature straniere, giornalista e scrittrice. Ha lavorato in varie testate tra le quali: “la Gazzetta del Popolo”, “La Stampa”, “Il Mattino” di Napoli, “Il Giornale” di Montanelli. Passata all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) dal 1988 al 2010, è diventata responsabile della redazione regionale Piemonte-Valle d’Aosta. Relatrice e moderatore in convegni in Italia e all’estero; Consigliere dell’Ordine Giornalisti del Piemonte fino al 2010, poi componente del consiglio di amministrazione della Casagit (Cassa Autonoma Assistenza dei Giornalisti Italiani) dove attualmente è sindaco effettivo. Tra i libri scritti “Torino alluvione 2000 – Per non dimenticare” (Alpi Editrice); “Evita – regina della comunicazione” (CDG, Roma ); “In politica se vuoi un amico comprati un cane – Gli animali dei potenti” (Daniela Piazza Editore). "Rita Levi-Montalcini. Una donna Libera" Rubbettino Editore)