Carola Vai
In un’affollata sala di Palazzo Cisterna, un tempo sede della Provincia di Torino, oggi della Città Metropolitana, il Professor Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio, ha consegnato il Premio “Mario Soldati” a tre personaggi torinesi: Gian Carlo Bonzo, Amministratore Delegato del Centro Incontri dell’Unione Industriale, e promotore culturale; Gian Piero Leo, per oltre un decennio assessore alla cultura della Regione Piemonte; Laura Pompeo, archeologa, docente universitaria, assessore alla cultura di Moncalieri (Torino). Consegnato pure il Premio “Francesco De Sanctis” a Mauro Salizzoni, chirurgo di fama internazionale, scienziato e docente universitario, già Direttore del Centro Trapianti di Fegato dell’Ospedale Molinette. Medaglia d’oro della Fedeltà a Germana Bassani Cecalotti, socia fondatrice del “Pannunzio”. A introdurre l’evento è stata Anna Ricotti.
Gian Carlo Bonzo, laureato in giurisprudenza, entrato all’Unione Industriale di Torino nel 1992, ha percorso una carriera fin diventare amministratore delegato del Centro Incontri, prestando grande attenzione alla cultura con una serie di appuntamenti ormai noti a livello nazionale. “Cerchiamo di svolgere anche un ruolo sociale per dire che il mondo dell’impresa è vicino alla società”, ha spiegato Bonzo.
Gian Piero Leo nei suoi ringraziamenti ha ricordato qualche
sprazzo dell’attività degli anni trascorsi al vertice dell’assessorato alla cultura della Regione Piemonte rammentando l’intensa attività del “Pannunzio”, sinonimo di “libertà” .
Emozionata l’archeologa Laura Pompeo accompagnata dal marito e dal figlio. “Mario Soldati era una figura geniale. Ricevere il Premio che lo ricorda è per me un onore che mi riempie di gioia. Certo non è un Premio leggero, per questo accresce la responsabilità dei propri ruoli”, ha ammesso.
Sintetizzato in un “grazie” il commento di Germana Bassani Cecalotti da 50 anni impegnata nell’attività di contribuire a far andare avanti il “Centro Pannunzio”.
Prima di passare alla premiazione del professor Salizzoni, Pier Franco Quaglieni ha annunciato entro settembre prossimo il rinnovamento delle varie cariche alla guida del “Pannunzio”. “E’ necessario un adeguamento ai tempi. Bisogna fare i conti con la realtà. Non si può rimanere negli stessi ruoli per tanti anni”, ha osservato senza comunque rivelare eventuali nomi in uscita o in entrata ai vertici della struttura”.
Infine accolto con lunghi applausi la consegna del Premio “De Sanctis”, a Mauro Salizzoni che senza preamboli ha esordito: “Non sono un oratore. Nel mio lavoro non è necessario.
In sala operatoria ci vuole silenzio. Non so nemmeno scrivere, ma sono emozionato per questo secondo Premio del Pannunzio: prima mi ha assegnato il ‘Premio Soldati’, ora il ‘De Sanctis’. Riconosco al ‘Centro Pannunzio’ un ruolo fondamentale, soprattutto in momenti tanto difficili, perché incitata essere proprietario del proprio cervello, ossia avere il coraggio delle proprie opinioni”.