Pier Carlo Sommo
(#ITALIAUNICAQUI) – Oltre cinquanta opere del pittore torinese Giacomo Soffiantino (1929-2013) sono esposte alla Fondazione Ferrero di Alba (Cuneo) fino al 30 giugno 2022. La mostra intitolata “Soffiantino. Tra oggetto e indefinito” percorre per la prima volta in modo esaustivo la vita dell’artista e delle sue opere. La rassegna, comprendente ls selezione di oltre 50 opere provenienti da collezioni pubbliche e private si snoda in sette sezioni.
Giacomo Soffiantino, nato a Torino nel 1929, dove sempre operò e morì nel 2013, si formò presso l’Accademia Albertina, allievo di Francesco Menzio, famoso pittore torinese componente del gruppo dei “Sei di Torino”, a loro volta formatisi presso la scuola di pittura di Felice Casorati. Nel dinamico ambiente artistico torinese, Soffiantino operò al fianco di artisti a lui coevi come Nino e Giuseppe Ajmone, Francesco Casorati, Mauro Chessa, Mario Merz e Francesco Tabusso, con i quali condivise le prime esperienze espositive. Soffiantino, nelle sua intensa attività, poi ha esposto in numerosissime mostre a partire dalla Biennale di Venezia del 1956.
Se nelle fasi iniziali l’opera di Soffiantino può essere accomunata alla corrente internazionale dell’arte informale, ciò che contraddistingue la sua attività è l’attenzione alla natura, che negli anni si trasforma in una tensione sempre più consistente tra astrazione e figura.
Altro aspetto presente nell’arte di Soffiantino è il tema della luce. L’artista si ispira all’opera di maestri come Monet, Turner, Rembrandt. Nella mostra è presente L’Omaggio a Rembrandt (1966), che testimonia proprio lo studio e l’ammirazione verso l’opera del pittore olandese. Ricorrono nella pittura di Soffiantino anche tematiche esistenziali come la riflessione sulla vita e i suoi enigmi bn visibile nella sezione “Esistenza”. Mentre la sezione “Continuità”, che è il titolo di un suo ciclo pittorico, si addentra nell’analisi del segno che anima l’opera dell’artista torinese.
A chiusura della mostra la sezione “Epilogo” che espone le opere degli anni Duemila, quando l’artista anche se giunto all’apice della carriera e dei riconoscimenti, continuò fino all’ ultimo esperimenti ed esperienze. Giacomo Soffiantino si spense a Torino il 27 maggio 2013. Pochi giorni prima della scomparsa stava ancora lavorando a un dipinto dal titolo Leopardi che idealmente chiude il percorso della rassegna. A margine dell’esposizione è affiancata una sezione documentale con immagini d’epoca, taccuini appartenuti all’artista, inviti alle sue mostre e pubblicazioni storiche.
L’evento è accompagnato da un catalogo di 180 pagine ricco di immagini in bianco nero e a colori, edito da Skira (euro 29) con i contributi dei curatori (Luca Beatrice, Michele Bramante, Adriano Olivieri), gli interventi di Carlotta Soffiantino, figlia dell’artista alla guida dell’Archivio Soffiantino e del critico d‘arte Marco Vallora.
INFORMAZIONI UTILI
Soffiantino. Tra oggetto e indefinito – Mostra a cura di Luca Beatrice, Michele Bramante, Adriano Olivieri
dal 7 maggio al 30 giugno – Ore 15.00 – 18.00 Ingresso gratuito
Fondazione Ferrero – Strada di mezzo, 44, 12051 Alba (Cuneo) Italia