Dario Gedolaro
Si parla del declino industriale del Piemonte e Chiara Appendino sale in cattedra. E’ accaduto in questi giorni, quando si è tenuta a Torino una seduta straordinaria aperta del Consiglio regionale del Piemonte per parlare delle crisi aziendali regionali. In realtà - Ilva di Novi Ligure esclusa (per la quale si preannuncia l’intervento salvifico dello Stato) -il problema riguarda in primis Torino e Provincia.Dario Gedolaro
Attrarre investimenti a Torino. Dopo 5 anni di amministrazione 5 Stelle “inesistente”, guidata dal sindaco Chiara Appendino, finalmente se ne riparla e si cerca di rimediare alle fughe di attività imprenditoriali (su cui anche le precedenti giunte di sinistra non avevano fatto praticamente nulla). Ma quello che si è perso è stato molto, una vera emorragia, soprattutto verso Milano.Dario Gedolaro
(#italiaunicaqui) - Doveva essere il “risarcimento” per la mancata designazione a sede del Tribunale Europeo dei Brevetti (Tub), ma sull’Istituto Italiano per l’Intelligenza artificiale (I3A) a Torino finalmente tutti i nodi sono venuti al pettine. Chi aveva letto con attenzione le decisioni prese da governo e parlamento nel 2021 già sapeva che il progetto sbandierato dal sindaco di Torino, Chiara Appendino, era stato fortemente ridimensionato. Ma ora tutti lo ammettono.Dario Gedolaro
“Oggi posso dire, con un pizzico di orgoglio, che lascio una Città migliore di quella che ho trovato". Era il 16 ottobre 2021 e Chiara Appendino, alla vigilia del ballottaggio per il nuovo sindaco di Torino, tracciava così un bilancio dei 5 anni del suo mandato. Ora quella frase risuona come beffarda alla luce dell’ultima indagine socio-economica sullo stato della città presentata pochi giorni fa dall’Associazione delle Fondazioni bancarie piemontesi e redatta da quell’acuto osservatore che è l’economista Mauro Zangola, già direttore del Centro Studi dell’Unione Industriale di Torino. Ma, si sa, non c’ è peggior sordo di chi non vuole sentire. La ricerca ha per titolo: “Conosci la tua città? Un viaggio nella società e nell’economia torinese”. Che cosa emerge? Anzi quali conferme se ne ricavano? Torino è una città che invecchia, che è ferma, che non riesce a risolvere, almeno in parte, i problemi principali dei quartieri più a rischio e continua a non offrire speranze ai giovani che abitano in queste aree. La pandemia da Covid 19 non ha fatto che mettere sale sulle ferite e così è aumentato il disagio, dove invece sarebbero serviti interventi efficaci.
Dario Gedolaro
Un dato è rilevante e merita grande considerazione: Stefano Lo Russo è diventato sindaco praticamente con gli stessi voti del suo compagno di partito Piero Fassino, che cinque anni fa venne sonoramente sconfitto da Chiara Appendino. E’ dunque evidente la disaffezione dell’ elettorato torinese, la disillusione del “tanto non cambia niente”. Un astensionismo incredibile (sfiora il 60%), ancora più se si pensa che i due candidati al ballottaggio erano degnissime persone, un professore del Politecnico (la più prestigiosa istituzione scientifico-educativa della città) e un serio imprenditore con interessi culturali (ha ben operato come presidente della Film Commission). Come è potuto accadere che i disciplinati torinesi, così ligi a partecipare al più importante appuntamento di una democrazia, il voto, si siano disinteressati in tanto grande numero alla scelta del futuro sindaco?Dario Gedolaro
Il sindaco, Chiara Appendino, annovera un altro insuccesso: Torino non avrà il Centro unico per l’Intelligenza Artificiale, che avrebbe dovuto ricompensarla della rinuncia alla designazione della città come sede del Tribunale Europeo dei Brevetti (TUB), lasciando così campo libero (come voleva il governo giallorosso) a Milano. La notizia l’ha data, all’ assemblea del Centro Einaudi, il ministro alla Transizione digitale, Vittorio Colao.