Dario Gedolaro
L’Europa inizia ad accorgersi che non tutto ciò che viene dall’altra parte dell’Atlantico è oro colato, dagli uteri in affitto ai cibi sintetici, alla diffusione massiccia di armi per presunta difesa personale, fino alle scelte di politica internazionale. E non si può proprio dire che il Presidente francese, Emmanuel Macron, abbia tutti i torti quando sostiene che: “L’autonomia strategica deve essere la battaglia dell’Europa. Non vogliamo dipendere dagli altri sulle questioni cruciali. Il giorno in cui non hai più libertà di scelta sull’energia, sul modo di difenderti, sui social media, sull’intelligenza artificiale perché non hai più le infrastrutture necessarie, esci dalla Storia”.Carola Vai
Emmanuel Macron ha promesso che la presidenza francese dell’Unione Europea sarà decisiva per i cambiamenti. In attesa di vederne i risultati viene in mente che a influenzare la storia della Francia, e in un certo senso della futura Europa, cominciò cinque secoli fa, una fiorentina: Caterina de Medici (1519-1589) nipote di Lorenzo il Magnifico. Diventata una delle maggiori regine di Francia anche se controversa, rivelò tenacia, intelligenza, insuperabile capacità di mediare, abilità politica. Inoltre la sua astuta strategia di alleanze gettò le basi per la convivenza pacifica tra cattolici e protestanti francesi: primo esempio di tolleranza religiosa nell’Europa moderna.