Search

Tag Archives: Kamala Harris

Pier Carlo Sommo

Un tempo le opinioni senza fondamento si esprimevano al bar di quartiere e rimanevano in ambiti locali limitati. Qualche giornalista dei giornali scandalistici le raccoglieva, per testate a bassa tiratura che giravano principalmente presso barbieri e parrucchiere. Purtroppo i social media, come immediatamente aveva intuito Umberto Eco, hanno ampliato la sfera della propagazione di bufale, sciocchezze e fake news, raccolte e purtroppo rilanciate da giornalisti frettolosi e da politici scadenti. Ennesima dimostrazione di tale situazione è stata la confusa partita dell’informazione e del comportamento dei politici nostrani sulle elezioni statunitensi dalle quali è uscito vincitore  Donald Trump.

Dario Gedolaro

Nonostante la discesa in campo del solito circo Barnum del mondo dello spettacolo, di quello della cultura, l’appoggio di buona parte dei più importanti media, Kamala Harris ha perso le elezioni americane e il Partito Democratico è arretrato sia alla Camera che al Senato. Insomma, la vittoria di Trump è stata di un margine più ampio di quanto previsto.

Carola Vai

Dalle immagini per il telegiornale scientifico Leonardo della Rai, a quelle della guerra in Ucraina, poi delle elezioni in India, ancora della guerra, ma in Israele, della situazione femminile in Iran, delle bombe in Libano, fino alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Sono alcuni dei principali servizi del reporter piemontese, Ivo Bonato, un vero artista della telecamera, capace di filmare momenti fugaci con la stessa chiarezza usata per quelli fissati con precisione.

Maria Luisa Nitti

(Seconda parte) – La prima visibilità del ruolo delle donne si ebbe nel XIX secolo con le Costituzioni nazionali e il “diritto internazionale umanitario”, leggi che create per proteggere le vittime dei conflitti armati iniziarono a promuovere l’internazionalizzazione dei diritti umani. Di questo periodo sono da sottolineare l’importante ruolo di Florence Nightingale, inglese, e Elizabeth Blackwell, americana, impegnate a difendere i diritti delle donne. Florence Nightingale, appartenente ad una ricca famiglia inglese, ma nata a Firenze nel 1820, rifiutò il matrimonio per dedicarsi alla professione infermieristica diventando famosa per le sue idee innovative che la portarono ad aprire un gran numero di scuole per infermiere. Di lei ancora oggi esistono a Londra una scuola con il suo nome e una statua a lei dedicata, come anche a Firenze. Elizabeth Blackwell fu la prima donna laureata in medicina nel 1849, a New York, dove aprì il primo ospedale gestito da donne. Creò anche una scuola annessa al nosocomio dove le donne potevano studiare medicina.

Carola Vai

Le donne che fanno politica spesso utilizzano l’abbigliamento per comunicare i propri messaggi al pubblico. L’ultimo esempio arriva da Kamala Harris, prima donna Vicepresidente Eletta degli Stati Uniti. Con la vittoria di Joe Biden, 46esimo Presidente, nella stanza Ovale della Casa Bianca entra colei che lo stesso Biden ha definito “una combattente coraggiosa”. E Kamala Harris al primo discorso nel ruolo che già l’ha fatta entrare nella storia si presenta con un tailleur bianco e camicia bianca con nodo. Un modo per parlare a tutte le donne. Soprattutto un omaggio alle suffragette e alla loro battaglia per il diritto di voto femminile.