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Tag Archives: La Stampa

Dario Gedolaro

Qualcuno l’ha definito “Penna rossa”, altri “re dei talkshow” giornalistici televisivi, di sicuro Massimo Giannini è stata un’anomalia nella lunga storia dei direttori del quotidiano La Stampa. Romano fino alla radice dei capelli, ha importato uno stile aggressivo, polemico, politicamente molto schierato a sinistra nel giornale torinese della famiglia Agnelli.

Dario Gedolaro

 C’è uno spettro che si aggira nei saloni de La Stampa, quello di Giorgia Meloni. Uno spettro che sembra togliere il sonno (e un po’ di lucidità) al direttore Massimo Giannini. Ne è un esempio un suo prolisso e apocalittico editoriale di qualche giorno fa. Giannini inizia bacchettando l’elettorato italiano: “Non è ancora chiaro cosa in lei (cioè in Giorgia Meloni, ndr.) abbia trovato il Paese”, in questa “capatrena” (termine orribile che storpia, in ossequio al lessico politicamente corretto, il termine “capotreno”), “in questa underdog determinata a “stravolgere i pronostici”, forte della sua minorità culturale che si è fatta maggioranza politica”.

Dario Gedolaro

Che Gino Strada sia un nostalgico del centralismo statalista non mi stupisce (nell’ Unione Sovietica si chiamava: “Centralismo democratico”). Ma nell’ articolo a sua firma comparso sul quotidiano La Stampa alcuni giorni fa dice una serie di sciocchezze (prima di lui dette anche dal "burocratame" romano) a proposito della gestione del sistema sanitario italiano, che suo dire dovrebbe tornare completamente nelle mani dello Stato. Primo: “la #pandemia ha messo in evidenza l'estrema fragilità del nostro sistema sanitario”. Sarà anche vero, ma questa fragilità non deriva tanto dal fatto che la Sanità sia gestita dalle #Regioni (per altro, ricordo a Strada, istituzioni democratiche pubbliche come lo Stato), ma soprattutto dai tagli alle spese imposti dallo Stato italiano.

Carola Vai

Prima donna assunta nel quotidiano  La Stampa  dove, nel 1977, diventa la prima giornalista “capocronista” d’Italia.   Gabriella Poli,  celebrata dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte a Torino, a Palazzo Rayneri, in occasione del centenario della sua nascita, 5 marzo 1920, in modo silenzioso rivoluziona il mondo del giornalismo italiano fino al suo arrivo negato alle donne. Lei ,con passo felpato da “fedele braccio destro di Ferruccio Borio”, potente capocronista del giornale torinese,  si  trasforma nella “cronista di un’epoca”. Lo ricorda bene Vincenzo Tessandori,  storica firma de “La Stampa”, in un pamphlet  intitolato “Gabriella Poli, cronista di un’epoca”. Tante le “voci” in onore di una donna che fece del giornalismo la sua vita, come ammesso dalla sorella, Elena Poli,  96 anni  portati con piglio giovanile.