Pier Carlo Sommo
In Italia la presenza femminile nelle Forze Armate oggi è una realtà consolidata. Dal 1999 le donne hanno la possibilità di arruolarsi nell’Esercito, nell’Aeronautica, nella Marina o nell’Arma dei Carabinieri. L’assenza di preclusioni di incarichi e di impieghi, oltre che di ruolo o di categorie, rende il modello di reclutamento italiano tra i più avanzati del mondo, per quanto riguarda le pari opportunità. Attualmente Forze Armate e Carabinieri, registrano la presenza di oltre 20 mila unità di personale militare femminile (quasi il 7,5 per cento del totale del personale militare). Ma il ruolo delle donne nelle Forze Armate italiane, anche se poco conosciuto, ha una storia molto più lunga. Una mostra, che ripercorre le tappe di questa storia, è stata organizzata dal Museo Storico Nazionale di Artiglieria e la Sezione Provinciale di Torino dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia in collaborazione con il Gruppo Storico “Militaria 1848-1945”, presso il Mastio della Cittadella, (Corso Galileo Ferraris 0, Torino).PCS
Aperta a Vercelli la mostra “1943 – 1945 Dai Gruppi di Combattimento al Nuovo Esercito Italiano” realizzata dalla sezione di Torino dell’Associazione Nazionale Artiglieri, con il contributo del Ministero della Difesa (curatore della mostra Pier Carlo Sommo e consulente storico Alberto Turinetti di Priero). Evento di particolare significato perché da anni la città ospita nella caserma Aldo Maria Scalise, importanti reparti d’artiglieria, e dal 2016 è sede del famoso Reggimento artiglieria terrestre «a Cavallo» noto come la Voloire, nata a Venaria Reale nel 1831. La mostra presentata in anteprima al Museo dell’Artiglieria di Torino un anno fa, narra del ruolo del Regio Esercito Italiano nel periodo dal 25 luglio 1943 al 25 aprile 1945. L’obiettivo è quello di esaminarlo con una serena neutralità critica per avere una valutazione storica corretta. Non sono molti gli studi sistematici e comparativi, visti in un quadro complessivo, sulla condotta delle forze armate italiane, che rendano note non solo le cause della loro crisi, ma anche le azioni e il valore individuale che permisero atti di reazione contro i nazisti.PCS
Fino al primo maggio in mostra al Mastio della Cittadella di Torino la riscossa del Regio Esercito Italiano dall’armistizio alla liberazione 1943 – 1945. Un racconto per immagini, alcune inedite, testi, curiosità di un importante periodo della storia italiana. L’apertura della rassegna avvenuta il 23 aprile 2022 è stata accompagnata dalla conferenza degli storici Gianni Oliva, Pier Franco Quaglieni e del curatore Pier Carlo Sommo. La mostra abbraccia il periodo dal 25 luglio 1943 al maggio 1945, momento tragico, ma importantissimo della storia italiana non ancora del tutto esaminato con una neutralità critica indispensabile per una valutazione storica corretta. Nonostante i molti studi sulla condotta delle forze armate italiane, non sono ancora emerse del tutto non solo le cause della loro crisi, ma anche le reazioni e il valore individuale che favorirono atti di resistenza visti in un quadro complessivo.Pier Carlo Sommo
Sarà aperta al pubblico dal 19 al 29 febbraio (Ingresso libero - orario 10 – 19) presso il Mastio della Cittadella, Corso Galileo Ferraris 0 - Torino, la mostra: “1919 - l’artiglieria italiana dopo la prima guerra mondiale, Organici, prede belliche e riparazioni. La mostra narra con immagini, armi , divise e oggetti del tempo, un periodo poco conosciuto, ma decisivo per la storia dell'Arma di Artiglieria e dell'Italia. In sintesi illustra cosa accadde nel 1919, primo anno di pace.