Paolo Girola
C’è un proverbio indiano che dice “Tutto ciò che non è donato, è perduto”. Mi è tornato in mente in questi tristi giorni, come una luce nel buio di troppe cose andate storte, polemiche politiche, virologi incerti per certezze scientifiche spesso superate da intuizioni empiriche che loro non sapevano spiegare ( …e quindi cure ritardate) , imprevidenza, troppa sicurezza andata presto in fumo, poca saggezza e buon senso. Tutto un “male” che rifiuto di credere prevarrà e spero che ci insegni qualcosa. Troppo il bene fatto da molti che si sono “donati” con abnegazione. Mi lascia perplesso la caccia alle streghe, e la sensazione che siano ancora una volta solo” gli stracci ad andare per aria “. Il luogo comune sono diventate le RSA, al centro di una moderna caccia all'untore alimentata da troppa informazione superficiale e scontata. Non credo alla giustizia che cede alla piazza di parenti urlanti , anche giustamente affranti (…spero tutti sinceramente affranti). Non cerchiamo un colpevole a qualunque costo, da portare in tribunale , naturalmente, e buttargli addosso gli errori di tutti gli altri. Errori ce ne sono stati, ma non tutti gli errori sono reati.Paolo Girola
Troppo spesso in Italia i problemi gravi finiscono in rissa e polemica strumentale , con annesse ipocrisie. Così diventa , poi, difficile accertare se ci sono state vere responsabilità ed evitare che si allestiscano tribunali del popolo . Un caso tipico è quello delle RSA per anziani sulle quali si cerca di fare un gigantesco scarica barile. Lo scrive bene Michele Vietti sul Corriere di Torino, in un intervento che il giornale titola “ Sulle RSA una gigantesca ipocrisia “, mentre troppi organi di informazione si lanciano in una caccia alle streghe in cui non si capisce più chi sono le streghe, farcita di luoghi comuni .