Carola Vai
La guerra contro il coronavirus suscita un crescendo di polemiche, anziché unione di forze e idee per arrivare a sconfiggerlo e tornare ad un minimo di normalità. Così, ad oltre un mese di “tutti a casa” e chiusura delle attività, il cammino verso la riapertura dell’Italia trova pareri più discordi che concordi. C’è chi difende la chiusura ignorando l’economia; chi insiste di usare tutte le cautele, ma riaprire. Nel tentativo di individuare qualche risposta, abbiamo deciso di avviare un’indagine tra varie figure professionali. Ad aprire la nostra particolare inchiesta è Guido Rossi, professor Emerito di Matematica dell’Università di Torino, convinto che politici, burocrati, funzionari insieme tendono a compiere “azioni vampiresche” nei confronti dei cittadini. E per far cessare tale “azione vampiresca” occorre prevedere delle precise responsabilità e corrispondenti sanzioni. Guido Rossi sull’attuale situazione in Italia, sulla confusione tra decreti del governo, ordinanze regionali e comunali, e sull’azione in ordine sparso dell’Europa sia all’inizio che durante l’emergenza, risponde appellandosi alla matematica. “Dobbiamo tenere conto di due teoremi, il teorema dei cammini e il teorema di impossibilità (di Harrow)”.