Carola Vai
Aspetto molto più giovane dei suoi 18 anni; voce, tono e modi di parlare sicuri e determinati da trentenne di successo. E’ Valeria Cagnina, ragazza di Alessandria (Piemonte), diventata una delle donne italiane più influenti dell’universo della robotica e del digitale, ormai conosciuta anche nel continente americano. Del resto Valeria ha costruito il suo primo robot a 11 anni, a 15 anni è arrivata al Mit di Boston, a 17 anni ha aperto una scuola di robotica per bambini e per adulti, ora ha superato i test di ammissione al Politecnico di Milano ,facoltà di ingegneria, e la sua convinzione è: “niente è impossibile”.
Valeria Cagnina, imprenditrice, formatrice, ricercatrice ha iniziato fin da giovanissima a definire la scuola italiana “inadeguata e noiosa”. Lei che con un lungo e instancabile tan,tan di email è riuscita, all’età di 15 anni, a entrare al Mit di Boston dove ha trascorso un’intera estate a studiare, si è convinta che “a scuola si può imparare divertendosi”. Lo ha accennato anche ritirando il “Premio Award eccellenze donna 2019”, organizzato dalla sezione Fidapa B.P.W. di Alessandria, presieduta da Paola Bonzano , nella sede della Camera di Commercio alessandrina.
”Con perseveranza, preparazione (perché poi bisogna dimostrare di sapere), tenacia si arriva al successo. Non bisogna mai arrendersi davanti agli ostacoli. A Boston dove sono concentrati i maggiori cervelli del mondo si imparava divertendosi. Io ero senior tester nel progetto Duckietown. Dovevo seguire i tutorial universitari per la costruzione di un robot autonomo (funzionante con il principio delle Google car) che si muoveva in una città di papere fermandosi agli stop, leggendo cartelli stradali, evitando i pedoni e così via. Dovevo rendere il progetto fruibile anche ai ragazzi delle scuole superiori”. Terminato il corso, tornata in Italia, Valeria Cagnina ha pensato di applicare la stessa filosofia dell’insegnamento bostoniano nella sua realtà alessandrina prima con lezioni private, poi aprendo una scuola con un socio, oggi anche suo fidanzato: Francesco Baldassarre laureato in informatica ed esperto di Blockchain (Artificial Intellingence) e Machine Learning. La nuova scuola puntando sul “easy learning” organizza laboratori, corsi aziendali, campi estivi, percorsi per bambini.
Definita “il futuro dell’innovazione italiana”, Valeria Cagnina, è convinta che molto presto i robot sostituiranno “i lavori automatici, noiosi, ripetitivi . Agli esseri umani resteranno solo i lavori creativi, divertenti, con altissimo uso del cervello e del ragionamento”. Pertanto per non restare fuori dal mondo produttivo “è indispensabile una formazione continua” che se fatta in modo divertente sarà di facile apprendimento e mai stancante. Come ripetuto più volte dal Premio Nobel per la medicina, Rita Levi-Montalcini “qualsiasi lavoro fatto passione non è pesante” , anche la giovane Valeria sostiene “fai ciò che ami e non lavorerai un giorno della tua vita”.
Intanto l’azienda valeriacagnina.tech sta ricevendo un gran numero di richieste. Molte le attività: corsi per bambini dai 3 anni fino agli adolescenti, per scuole pubbliche e private e persino corsi certificati Miur per insegnanti dove apprendere come rendere l’insegnamento divertente e mai noioso. E poi laboratori per dirigenti per imparare come insegnare a collaborare valorizzando le abilità di ciascuno e non la scala gerarchica secondo i principi di flat organization. Ma anche laboratori e workshop motivazionali in manifestazioni e fiere. “La prima regola della nostra scuola è semplice: niente è impossibile! Nessuno può dire: non ce la faccio. Noi insegniamo dire: ’devo ancora imparare, devo provarci…’ . Serve a ribaltare il concetto e alzare l’autostima. Invece dire ‘non ce la faccio’ diventa in automatico un blocco per il cervello”. Il sogno più ambizioso di Valeria e Francesco “è riuscire a rivoluzionare il concetto di scuola e di apprendimento di bambini e ragazzi”.